/ Politica

Politica | 23 marzo 2022, 18:40

Cosseria, la minoranza sul piano di rientro economico finanziario: "Non può essere considerato né attendibile, né affidabile"

L'opposizione si conferma contraria alla procedura messa a punto dal Comune e sottolinea come il commissariamento dell’ente sia "l’unica soluzione possibile, per uscire da tale situazione di grave sofferenza economica e gestionale"

Cosseria, la minoranza sul piano di rientro economico finanziario: "Non può essere considerato né attendibile, né affidabile"

Il Consiglio comunale di Cosseria svoltosi lunedì 21 marzo ha discusso il Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (2022-2031). Il Responsabile Finanziario dell’ente, insediatasi nel mese di settembre 2021, ha rilevato la presenza di una situazione di forte disordine nella gestione contabile e amministrativa; alcuni indicatori significativi (carenza di liquidità con necessità di consistente ricorso all’anticipazione di tesoreria, numerose fatture non collegate ad impegni di spesa preventivamente assunti) inducevano a ritenere presenti criticità che non trovavano riscontro nelle risultanze contabili degli atti ufficiali (rendiconto 2020 e verifica equilibri di bilancio 2021).

Il Comune ha, dunque, ritenuto di effettuare una puntuale ricognizione degli atti amministrativi e contabili (affidando l’incarico a un consulente esterno) finalizzata a definire, il reale stato della situazione economico finanziaria e individuare le misure da adottate. A fronte dell’esame è emerso che la massa passiva da ripianare ammonta a 437 mila 898 euro derivante da: 284 mila 339 (disavanzo d’amministrazione al 31dicembre 2020, da risultanze rendiconto 2020 aggiornate), 83 mila 816 euro (ulteriori debiti fuori bilancio nel 2021), 69 mila 742 (Passività potenziali). Un debito che risulta pari al 49,37% degli impegni complessivi del titolo 1° della (887 mila 012 euro), il rapporto tra passività/impegni risulta compreso tra il 20 % al 60 % e pertanto il piano di riequilibro dovrà avere durata di dieci anni.

Nella ricognizione si rileva che nel triennio 2018/2020 è stato registrato il sovradimensionamento degli accertamenti di competenza rispetto alle riscossioni totali; il saldo di cassa della parte corrente, nonostante la moratoria sulla quota capitale delle rate dei mutui, diviene negativo nel 2019 e nel 2020; il consistente incremento del volume complessivo dei residui attivi di parte corrente che passano da 257 mila 687,77 del 1° gennaio 2018 a 446 mila 263,00 del 31 dicembre 2020; un volume complessivo degli impegni per spese correnti, in costante crescita nel triennio e decisamente inferiore rispetto alle riscossioni; un consistente incremento dei residui passivi di parte corrente che crescono, dal 2018 al 2020, del 65,01%.

Per ripianare il passivo ed evitare ulteriori indebitamenti il Comune ha dunque messo a punto il Piano di riequilibrio che prevede: l’incremento delle entrate tributarie da addizionale IRPEF, la cui aliquota passa dallo 0,7 allo 0,8; l’incremento delle entrate tributarie da TARI con revisione del PEF (Piano economico finanziario) e l’inserimento di tutti i costi indiretti e della pertinente quota di FCDE (Fondo crediti di dubbia esigibilità); la riduzione della spesa per il personale; la riduzione di spese per l’acquisto di beni e servizi; la valorizzazione e alienazione del patrimonio; il recupero delle fasce di evasione dei tributi comunali IMU e TARI.

La minoranza “Progetto Cosseria” dichiara: «Ribadiamo, come già successo nella sedute di novembre e di dicembre 2021, la “mala gestio” degli Amministratori in carica messa ancor più in luce dall’attuale piano di rientro che non può essere considerato né attendibile, né affidabile, come dimostra il semplice fatto che alla voce “valorizzazione e alienazione del patrimonio” viene preventivato il recupero di risorse straordinarie per complessivi 240 mila euro, quando in realtà i beni patrimoniali disponibili del Comune, cioè vendibili, hanno un valore di 55 mila 704 euro».

«Confermiamo la nostra totale contrarietà al ricorso a questa procedura, sostenendo che l’unica soluzione possibile, per uscire da tale situazione di grave sofferenza economica e gestionale, fosse il commissariamento dell’ente, vista la manifesta incapacità amministrativa attuale» concludono dalla minoranza.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium