Coldiretti Savona ha richiesto un incontro di confronto con il Commissario straordinario, dottor Vincenzo Macello, al fine di affrontare il problema dello spostamento della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia, relativamente all’ultimo tratto ancora da completare tra Andora e Finale Ligure. Un’opera che Coldiretti valuta preoccupi fortemente le imprese agricole della piana Ingauna, “con circa 50 aziende che saranno costrette a chiudere lasciando a casa centinaia di operai agricoli e distruggendo l’operato di famiglie che da generazioni portano avanti tradizioni e cultura traendo sostentamento dalla terra e generando indotto per il territorio savonese. Tematiche che, ad oggi, sembrano non interessare nessuno, tanto che al momento nessuno di questi produttori è mai stato interpellato a riguardo. Preoccupa ancora di più il consumo di suolo agricolo, proprio in questo frangente in cui l’intera Europa sta ragionando su un percorso di crescita delle produzioni agroalimentari al fine di rendersi indipendenti dai paesi terzi”.
“Per dare spazio ai binari e alle aree di pertinenza si perderà circa il 10% del territorio agricolo riducendo, inoltre, anche la capacità di attrattiva turistica dell’area piuttosto che incrementarla, così come già dimostrato dai risultati ottenuto nel litorale imperiese dove ciò è già accaduto – prosegue Coldiretti -. Eppure, tali considerazioni non sembrano interessare alcun rappresentante politico del territorio, della regione e tantomeno i rappresentanti in parlamento. Vista la storicità del progetto, infine, quest’opera non porterà neppure alcun vantaggio alla commercializzazione delle merci, altro tema che pare non essere rilevante per chi ha preso la decisione di andare avanti con il progetto”.
“A fronte di tutte queste problematiche Coldiretti, in attesa di essere uditi dalla III commissione del Consiglio regionale della Liguria il prossimo 24 marzo, ha richiesto un confronto urgente con il Commissario straordinario, dal momento che anche dopo gli incontri con gli amministratori locali sembra oramai abbastanza chiaro che parte loro non c’è alcun interesse a salvaguardare il mondo agricolo savonese . spiegano Marcello Grenna Presidente Coldiretti Savona e Antonio Ciotta Direttore Provinciale- Anzi, leggendo gli ultimi interventi di alcuni esponenti della politica locale impegnata nelle istituzioni a diversi livelli territoriali e nazionali, adesso la strategia sembrerebbe quella di voler far tacere il grido di sofferenza del mondo agricolo pagando le imprese coinvolte, senza però che sia stato ancora stabilito con quali modalità e tempistiche. Un modo galante per far tacere le critiche all’opera mai digerita dal settore primario”, concludono Grenna e Ciotta.