Attualità - 11 marzo 2022, 18:45

Assemblea soci Tpl, proseguono le frizioni tra i sindaci e il presidente della Provincia: "I patti parasociali vengano firmati entro 15 giorni"

Il presidente della Provincia Olivieri non era presente, spazio alle polemiche politiche. Sacone (Tpl): "Speriamo che affidamento vada in porto in tempi ristretti, per l'azienda è necessario e cruciale"

Assemblea soci Tpl, proseguono le frizioni tra i sindaci e il presidente della Provincia: "I patti parasociali vengano firmati entro 15 giorni"

"I patti parasociali vengano firmati entro 15 giorni". Questo è quanto è stato detto dai sindaci nell'assemblea dei soci di Tpl di questa mattina che di fatto, come avvenuto nella riunione dei primi cittadini svolta lo scorso martedì 8 marzo, ha messo le spalle al muro alla Provincia chiedendo che in tempi stretti venga approvato lo statuto e gli stessi dando vita così all'affidamento in house dell'azienda. 

"Ora che si faccia in fretta, non si può più aspettare, molti sindaci hanno già firmato i patti, da mesi la maggior parte lo statuto. Non si possono tirare fuori questioni ulteriori" ha commentato il sindaco di Vado Monica Giuliano.

"L'obiettivo era di confermare l'atto di indirizzo dei soci sull'affidamento in house e avere una tempistica certa, ci hanno confermato la linea di indirizzo e ci hanno specificato che la Provincia però non sta chiudendo il percorso. Rimaniamo fiduciosi che in tempi brevi l'affidamento sia realizzato e vedremo se nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri per approfondire la posizione provinciale - ha detto la presidente di Tpl Simona Sacone - Speriamo che vada in porto in tempi ristretti, in quanto per l'azienda è necessario e cruciale. Le tematiche principali sono gli affidamenti dei soci per i servizi aggiuntivi e la definizione del contratto del trasporto pubblico che in questo momento è in proroga ma non è in regola con il regolamento europeo. C'è un anno e le cose sono tante e non si può più temporeggiare".

Inoltre l'assenza alla riunione del presidente Pierangelo Olivieri, che ha delegato il consigliere provinciale e vicesindaco di Garlenda Alessandro Navone, ha creato più di un malumore nei soci amministratori ma anche nel mondo politico.

"Non penso che questo possa essere un comportamento costruttivo, non mi sembra un atteggiamento da tenere. Vuole mettere in default la situazione? Non è possibile, ora basta. Sono 8 mesi che gli chiedono un confronto con i consulenti, ma niente - ha detto il senatore e commissario provinciale della Lega Paolo Ripamonti che in più di un'occasione ha criticato il presidente Olivieri - È una situazione imbarazzante per la politica di questa Provincia. Che non faccia il presidente se non si presenta alle riunioni, non può convocare e sconvocare sempre gli incontri".

Sul tema è intervenuta anche l'ex consigliere provinciale Luana Isella: "Mi dispiace di questa situazione, avevamo fatto passaggi su questo tema con una delibera ad agosto e avevamo dato il mandato al presidente Olivieri chiedendo ai consulenti chiarimenti sullo statuto e sui patti parasociali, effettivamente però è passato tanto tempo, da quest'estate è nata questa problematica, ma avevamo cercato come consiglio di essere presenti".

Nel frattempo il consiglio provinciale è stato convocato per il pomeriggio di venerdì 17 marzo (la data è slittata rispetto alla previsione di convocazione per martedì 15 così come l'incontro con i sindacati) e il gruppo della Lega ha pronto un ordine del giorno proprio sull'approvazione dello statuto e dei patti parasociali oltre alla costituzione di un commissione consiliare, su proposta del Presidente, per l'esame delle procedure e degli adempimenti per l'affidamento in house del servizio di trasporto pubblico locale.

"C'è una situazione di stallo nel quale la Provincia vuole maggior sicurezza che gli assicurino che il passaggio in house e quindi l'affidamento non abbiano ripercussioni dal punto di visto legale, oltre ad aspetti sulla governance e sul socio Gtt e ci sarà quindi un confronto tra il legale Tpl e il legale della Provincia - ha detto il consigliere provinciale e sindaco di Cosseria Roberto Molinaro - Esorto anche io comunque nel trovare una soluzione nel minor tempo possibile".

Insomma una situazione che a qualcuno appare finanche "kafkiana", come afferma il sindaco di Finale Ugo Frascherelli: "A fronte di due assemblee convocate in pochi giorni in cui a Provincia è stato ribadito che i patti parasociali sono stati votati l'anno scorso da tutti i consigli comunali del savonese e ora vanno approvati e sottoscritti dall'ente provinciali. Così si rischia di creare pregiudizio all'azienda per ogni servizio".

Luciano Parodi

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