Sarà attiva da lunedì pomeriggio la struttura di prima assistenza "La Riviera" di Savona per l'accoglienza fino a un massimo di cento profughi in fuga dal conflitto in corso dallo scorso 24 febbraio in Ucraina, mentre dal pomeriggio di oggi (11 marzo, ndr) è attiva quella di Santa Dorotea in via Liri a Genova, con una capacità di 75 posti.
La disposizione è arrivata dal presidente di Regione Liguria e commissario per la gestione dell'emergenza Ucraina Giovanni Toti e dall’assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone dopo la riunione che si è svolta per il piano di accoglienza ai profughi definito da Regione Liguria e Alisa in stretta collaborazione con le aziende sanitarie, il Comune di Genova e Anci.
“Per quanto riguarda invece gli infopoint dedicati ai profughi ucraini – proseguono Toti e Giampedrone – confermiamo l’apertura del primo a Genova, nella zona della stazione Brignole, tra via Cadorna e i giardini pubblici, a partire da lunedì pomeriggio, e a seguire nei giorni successivi di quello di Savona, La Spezia e Imperia con localizzazioni in corso di definizione”.
Negli infopoint saranno assegnati i codici STP (straniero temporaneamente presente), saranno eseguiti i tamponi, verranno forniti eventuali dispositivi di protezione individuale e sarà distribuito materiale informativo sulla prevenzione.
Ad oggi sono 885 i cittadini ucraini che fino ad oggi hanno ricevuto assistenza ed effettuato tamponi nelle strutture dedicate, di cui 160 in Asl2 savonese, tra cui sono stati individuati 6 positivi al Coronavirus ed effettuati 58 vaccini.
Regione Liguria ha infine messo anche a disposizione di coloro che provengono dall'Ucraina e sono positivi al Covid19 alcuni posti della struttura di viale Cembrano a Genova.