Erano scappati dalla guerra in Donbass nel 2014 lasciando la loro casa, il lavoro e si erano trasferiti ad Odessa, ma con l'avvio del conflitto in Ucraina sono dovute partire con solo un trolley per raggiungere l'Italia.
La storia di Anna, 40 anni e sua figlia Polina, 15, si aggiunge ai tanti tristi e drammatici racconti di chi ha dovuto lasciare tutto nella propria terra natia, a partire da un marito, un padre, fermato da una tremenda legge marziale.
Qualche giorno fa hanno raggiunto Varazze dopo un viaggio durato 5 giorni e aver percorso prima diversi km dall'Ucraina a piedi per arrivare alla frontiera della Moldavia con non poca paura per la presenza dei cecchini. Successivamente hanno preso un piccolo autobus gestito da volontari dove hanno raggiunto Chisinau e dopo aver preso un ulteriore mezzo hanno atteso 19 ore nella frontiera della Romania per riuscire a passare.
"Sono state ospitate a due minuti a piedi da casa mia grazie ad una coppia di vicini che hanno messo a disposizione una casetta - ha detto Alessandro Venzano, sposato con Olga, anche lei originaria del Donbass e papà di due bambini che oltre ad aiutare le due profughe, sta ospitando la suocera arrivata dall'Ucraina.
Intanto domani, sono in arrivo sempre da Odessa una mamma con un ragazzino di 15 anni e una bambina di due.
"Abbiamo chiesto aiuto al sindaco, alla Prefettura e alle associazioni e provvisoriamente andranno in un appartamento all'Alpicella messo a disposizione dai frati del Deserto. In attesa che si trasferiscano nell'ex appartamento del prete a Casanova - prosegue Venzano - Dai privati abbiamo ricevuto gran riscontro e aiuto invece dalla chiesa...".
"Non si meritano quello che gli sta succedendo, gli ucraini sono persone che si danno da fare, sono abituati così. Quando Anna è arrivata mi ha abbracciato e ringraziato e mi ha chiesto scusa perché aveva la felpa macchiata - conclude - Mi chiedevano subito come poter dare una mano e la ragazza come poter iniziare la scuola. Sono persone forti e sentire di questa guerra è una ferita al cuore. L'attenzione deve continuare ad essere alta così come per la burocrazia, devono essere aiutati".