"Il sindaco si è visto aumentare lo stipendio da 3068 a 3397 euro, il vice e gli assessori da 1687 a 1868. L’Amministrazione Comunale di Albenga deve dire grazie al Governo Draghi (giallo rosso verde). Tutto avviene in un momento di grossa difficoltà per crisi pandemica, costi energetici schizzati alle stelle e guerra nell’Europa dell’Est". A fare i conti in tasca agli amministratori è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Roberto Tomatis.
"Aumenti assurdi, fuori dalla realtà – sottolinea il consigliere – incompatibili con il contesto attuale e incoerenti con il mandato conferito dagli elettori, per cui chi ricopre incarichi istituzionali deve essere un esempio e non un privilegiato. Ricordo, prima ancora di essere eventualmente attaccato, di aver rifiutato qualsiasi emolumento derivante dall’attività politica in Comune".
"Certo – aggiunge il capogruppo di Fratelli d’Italia – lo sappiamo bene che è stata approvata una legge dal Governo Draghi che ha aumentato l’indennità di funzione nell’anno 2022 e a beneficiarne sono stati il sindaco e gli assessori. Loro non ne possono nulla, ma tutto questo non poteva essere evitato considerata la pressione fiscale e non solo quella che grava sui cittadini. Gli aumenti decisi in questo momento sono quanto di più distante dalla realtà che vivono gli albenganesi visto che le famiglie devono fare i conti con un incremento dei beni di primario consumo, delle materie prime (luce +55%, gas +42%, rispetto al trimestre precedente) e un’inflazione ufficiale del +4,8% (fonte Istat)".
Per Roberto Tomatis "questi aumenti sono quindi ingiustificati. Forse degli aumenti di stipendio potevano beneficiarne i sindaci dei piccoli Comuni visto che hanno assunto questo incarico in forma quasi del tutto in forma volontaria".