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Attualità | 15 febbraio 2022, 17:12

Fondi Pnrr, corsa contro il tempo nel savonese. Pasa (Cgil) lancia l'allarme: "Mi chiedo se comuni, enti locali e Provincia siano pronti"

Per il savonese stanziati 123 milioni di euro, ai quali si aggiungono ulteriori 5 milioni fuori dal Pnrr

In copertina uno dei bus elettrici di Tpl

In copertina uno dei bus elettrici di Tpl

"Mi chiedo se le nostre amministrazioni comunali, gli enti locali, la Provincia in primis siano pronte. Se hanno già ottemperato ad alcune delle scadenze che erano già fissate e se hanno progetti cantierabili".

E' un grido d'allarme quello lanciato dal segretario generale della Cgil Savona Andrea Pasa in merito ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che per la provincia di Savona ha visto stanziati per 10 ambiti di intervento, 123 milioni di euro, ai quali si aggiungono ulteriori 5 milioni fuori dal Pnrr.

Però i tempi stringono e le scadenze per partecipare ai bandi sono dietro l'angolo, con alcuni che sono già scaduti da qualche giorno.

"Senza un adeguato livello di progettazione definitiva ed esecutiva non si può accedere alle risorse del PNRR, per questo sono fondamentali competenze e capacità di elaborazione, servono alle istituzioni nazionali, regionali e locali ma servono anche a noi, alla Cgil, visto che alcuni bandi scadono già a metà febbraio e interessano le nostre attività, è importantissimo che ognuno di noi conosca i progetti, le risorse impegnate, il numero di occupati e i tempi" ha proseguito Pasa.

Quest'oggi nella Camera del Lavoro di Savona, Marco De Silva, responsabile dell’ufficio economico della Cgil Liguria, ha esposto tutte le potenzialità del Pnrr concentrandosi sul savonese.

In merito all'attrattività dei borghi ad esempio per la Liguria sono stati stanziati 20 milioni per un progetto pilota di rigenerazione, 229 sono i borghi selezionati con popolazione inferiore ai 5mila abitanti con avviso pubblico per 10 miliardi e 951mila euro per un minimo di 6 progetti per comune da massimo 1.6 milioni ciascuno e la scadenza è il 15 marzo.

Non compresi nel Pnrr per la messa in sicurezza delle scuole, delle strade e degli edifici pubblici e per l'abbattimento delle barriere architettoniche oltre agli interventi di efficientamento energetico ad essere coinvolti sono 30 i comuni del savonese con popolazione inferiore al milione di abitanti che potranno ricevere 2 miliardi e 525mila euro e con i lavori che dovranno iniziare entro il 15 maggio. 2 miliardi invece il totale dei contributi entro il 2023 per 69 comuni della provincia dai meno di 5mila abitanti fino ai 100mila.

"E' fondamentale sapere e conoscere che ci sono oltre 4 milioni e 204mila euro previsti per TPL per il rinnovamento del parco mezzi, oppure oltre 40 milioni di euro per la sanità territoriale per la costruzione delle casa di comunità e ancora oltre 20 milioni di euro per la rigenerazione urbana tra le citta di Savona e Albenga - continua Pasa - inoltre ci sono risorse per permettere ai Comuni di assumere, seppur a tempo determinato, personale con professionalità mirate a costruire i progetti".

Per la tutela del territorio e della risorsa idrica sono stati approvati per la provincia di Savona per 21 comuni 37 progetti ed un totale di 13milioni e 879mila euro (respinto un progetto del comune di Osiglia per 190mila euro).

In merito all'intermodalità e logistica integrata, 45 milioni di euro invece sono stati stanziati per la costruzione della nuova diga foranea del Porto di Vado Ligure, 5.58 milioni per il potenziamento tecnologico della Genova-Ventimiglia e ulteriori 5.60 milioni per Vado.

Sulla rigenerazione urbana sono stati finanziati 20 milioni e 600mila euro per 4 progetti di Savona e uno di Albenga.

"Ci sono risorse che verranno assegnate direttamente agli enti pubblici attraverso i Ministeri , ma ci sono tante, tantissime risorse che verranno erogate solo alla presentazione di progetti seri e concreti. Contrariamente non arriverà nulla fino al 2026. Consci dell’importanza di questo tema , insieme a CISL e UIL grazie al Protocollo nazionale abbiamo inviato una richiesta di incontro alla Provincia di Savona – lo scorso 21 gennaio - e a tutti comuni nella quale chiediamo di aprire immediatamente il confronto e conoscere i progetti presenti e futuri e le ricadute occupazionali, economiche e sociali" prosegue il segretario della Camera del lavoro savonese.

"La partecipazione e il ruolo del sindacato sarà centrale per garantire che gli obiettivi siano coniugati con la tutela e la creazione di occupazione di qualità anche grazie al lavoro che in Provincia di Savona è stato fatto dal sindacato confederale savonese con la costruzione di piattaforme in cui proponiamo e progettiamo il territorio di domani: sanità, infrastrutture e sviluppo . Per ottenere i fondi necessari a realizzare questi progetti, gli enti locali devono partecipare ai bandi pubblicati dai ministeri competenti, devono realizzare gli interventi nel rispetto delle leggi – quindi con tutte le procedure previste per fare un’opera pubblica, pur con una serie di semplificazioni – e devono rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo. Tutti i progetti devono essere conclusi entro il 31 marzo 2026: considerati i tempi di realizzazione di molte opere pubbliche italiane, è una scadenza piuttosto ambiziosa. Tuttavia, mi chiedo se le nostre amministrazioni, regionali, provinciali e i comuni siamo pronti a recepire il PNRR. Se hanno ottemperato ad alcune delle scadenze che erano già fissate e se hanno progetti cantierabili".

"Tutti questi problemi sono legati alla mancanza di dipendenti o di competenze, e scarse capacità finanziarie dei comuni, che negli ultimi anni sono stati "spolpati" . Senza un adeguato livello di progettazione definitiva ed esecutiva non si può accedere alle risorse del PNRR. Serve studio ed elaborazione. Alla Liguria sono già state assegnate molte risorse del PNRR – circa 6 miliardi di euro – e tante altre attendono progetti entro le date di scadenza dei bandi".

Luciano Parodi

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