Politica - 01 febbraio 2022, 10:48

Deleghe ai consiglieri provinciali, Niero (Pd) all'attacco: "Teniamo ferma la Provincia per due poltrone?"

Il consigliere provinciale di minoranza punta il dito contro il presidente Olivieri: "Questo non è un condominio che vi amministrate come volete voi"

"Teniamo ferma la nostra Provincia per due poltrone? Mandiamo tutto a quel paese per qualche posto?".

Non ha usato mezzi termini il consigliere e sindaco di Cisano Massimo Niero all'interno del consiglio provinciale che si è svolto ieri e che ha visto puntare il dito lo stesso contro il presidente Pierangelo Olivieri per via della consegna delle deleghe alla maggioranza.

Al momento da parte del numero uno di Palazzo Nervi non sarebbe ancora stata presa una decisione. In pole per la vicepresidenza ci sarebbe il sindaco di Cosseria della Lega Roberto Molinaro e per la delega alla viabilità o la consigliere di Cambiamo, assessore di Albisola Superiore Sara Brizzo o la consigliere di Fratelli d'Italia ad Alassio Franca Giannotta.

"Che ruolo vogliamo dare alla Provincia? Presidente levati da questo impasse. Questo non è un condominio che vi amministrate come volete voi" l'attacco ulteriore di Niero che ha concentrato l'attenzione sui temi fondamentali che interessano il savonese come l'Ato unico dei rifiuti e il mantenimento in house del trasporto pubblico locale.

"Non è mia intenzione in questi giorni limitare il lavoro degli uffici, il mio impegno è massimo ed è riscontrabile da una serie di elementi" ha risposto Pierangelo Olivieri. Lunedì prossimo nel frattempo nell'assemblea dei sindaci verrà fatto ulteriormente il punto. Con i sindaci della Lega, che in più di un'occasione hanno esposto le loro perplessità, che ieri hanno avuto un colloquio con Olivieri alla presenza del senatore del Carroccio Paolo Ripamonti e dell'ex vicepresidente provinciale Francesco Bonasera.

Nel frattempo gli assessori in Provincia per ora non tornano. Il disegno di legge per la modifica della legge Delrio del 2014, che di fatto aveva tolto 'poteri' e risorse alle Province facendole diventare enti di secondo grado, era stato approvato in Consiglio dei Ministri e doveva essere varato nella legge di bilancio però è arrivato uno stop che ha allungato di fatto le tempistiche.

"Non si è arrivati all'approvazione della riforma, il testo è già stato definito in Consiglio dei Ministri in allegato alla legge finanziaria. I tempi si allungano" aveva confermato il presidente Olivieri.

Oltra alla coincidenza della durata del mandato in 5 anni del presidente e dei consiglieri ed un aumento dei compiti "fondamentali", infatti sarebbe previsto il ritorno della giunta composta da 3 assessori, esterni e retribuiti (con un’indennità pari al 50% dei loro omologhi comunali, il presidente da circa un anno riceve un'indennità), dando così a Palazzo Nervi più capacità decisionale politica.