Riceviamo e pubblichiamo questa lettera arrivata alla nostra redazione:
"Sono la mamma di un ragazzo che frequenta un istituto superiore della Val Bormida. Ieri sera è giunta in bacheca una comunicazione da parte del Direttore Igiene e Sanità pubblica Asl 2 riguardo la tempistica del vaccino dopo infezione da Covid.
"Sono sobbalzata. Cito testuali parole: 'la vaccinazione con i preparati attualmente disponibili, può essere effettuata in sicurezza a qualsiasi distanza di tempo da una pregressa infezione. Nel caso di una infezione in corso la vaccinazione deve essere rimandata fino a quando la persona non si sia ripresa dalla malattia acuta e abbia soddisfatto i criteri per interrompere l'isolamento'".
"Trovo queste affermazioni assolutamente in contrasto con le linee guida del governo, che parlano di almeno 4 mesi tra infezione e dose di vaccino. E' quanto si legge nella circolare del 24 dicembre 2021 firmata da Gianni Rezza, Nicola Magrini (Aifa), Silvio Brusaferro (Iss) e Franco Locatelli (Css). Personalmente mio figlio, in caso di infezione, aspetterà il tempo necessario prima di effettuare una nuova dose. I ragazzi non devono fare le cavie".