Attualità - 21 gennaio 2022, 09:11

Alassio, locali semivuoti o chiusi, saldi sottotono, Balzola, presidente Assoristobar: "La situazione è pesante, ci ha tagliato le gambe" (FOTO e VIDEO)

Qualche spiraglio nei fine settimana, dove si registra un po’ di movimento, mentre nel corso della settimana, a farla da padrona è una sensazione di fitta nostalgia

Impennata dei contagi, nuove restrizioni e diminuzione del benessere economico: sono queste le cause di una contrazione dei consumi che sta attraversando lo stivale, da Nord a Sud. Soffermandosi nella bella città di Alassio, perla della Riviera di Ponente, in una bellissima giornata di sole tiepido, passeggiando in qualunque orario, si avverte una sensazione di fitta nostalgia: locali semivuoti o addirittura chiusi, poche persone interessate a consumare o togliersi uno sfizio cogliendo l’opportunità dei saldi.

“Questo è storicamente un periodo di basso afflusso, che la situazione pandemica contribuisce ad appesantire, quindi tante attività sono chiuse, chi per rinnovo di locali, chi per dare ferie al personale – giustifica Carlomaria Balzola, titolare della storica pasticceria alassina e presidente di Assoristobar -. È infatti assolutamente necessario trovare il modo di destagionalizzare l’affluenza e dare un indirizzo turistico differente, che può essere il cicloturismo o l’escursionismo, sia per visitatori di prossimità che per quelli provenienti dal Nord Europa, da sempre affascinati dal nostro territorio”. Un lavoro in cui l’Amministrazione, di concerto con le associazioni del territorio, si sta impegnando, grazie alla consulenza di un manager del turismo, per elaborare un’offerta a tutto tondo e di livello “che possa realmente soddisfare i nostri ospiti e dare il giusto merito alla città di Alassio”, spiega Balzola.

Ma come stanno reagendo gli ospiti, i clienti abituali e gli operatori stessi alle nuove e più restrittive normative volte al contenimento dei contagi?

“Il super green pass, da un lato ha dato una maggiore tranquillità a livello sanitario, ma dall’altro non è stato accettato con entusiasmo né dagli ospiti né dagli operatori, perché crea indubbiamente situazioni di difficoltà e ritardo. I nostri associati hanno risposto in modo ottimale, con grande severità nei controlli e questo dona serenità a chi soggiorna nella nostra città. La speranza - conclude Balzola - è che, passato questo picco pandemico, si possa tornare a lavorare con più tranquillità, perché questa situazione difficile economicamente ci ha tagliato le gambe”.

Se sul fronte ristorazione la situazione è poco ridente, lo è ancor meno per i commercianti alle prese con i saldi di fine stagione, dove persiste un andamento sottotono. “In questo periodo il turismo è praticamente inesistente – spiega Loredana Polli, presidente del consorzio “Alassio un mare di shopping” - quindi gli acquisti vengono fatti solo dai clienti abituali. Nei fine settimana però abbiamo registrato movimento, mentre durante la settimana il flusso è molto tranquillo”.

“I saldi comunque - sottolinea Polli - non sono né la risoluzione dei problemi del commercio, né la panacea per tutto. Siamo praticamente sotto saldi quasi tutto l’anno e questo non è salutare né per noi né per i nostri consumatori. La situazione, rispetto al periodo pre-pandemia, è sicuramente negativa. Nel periodo post festivo abbiamo subito una forte contrazione dovuta all’impennata dei contagi, quindi al momento posso dire che l’andamento degli sconti di fine stagione non sta dando risultati strepitosi, come qualcuno si aspettava”, conclude.