Attualità - 18 gennaio 2022, 10:40

Angelo, 9 giorni di coma farmacologico: "Sono ancora tra voi grazie alla Rianimazione di Albenga"

Il Covid secondo Angelo Fresia. Il ringraziamento al personale medico che gli ha consentito di tornare agli affetti e alla normalità: "Super eroi, semidei, santi... Chiamateli come volete, ma restituiscono la vita"

Dodici giorni completamente immobilizzato, di cui nove in coma farmacologico, intubato e attaccato alle macchine, sotti i morsi del virus. Di vicende umane Angelo Fresia si è occupato a lungo, da cronista puntuale e stimato de La Stampa, ma quella che ha vissuto personalmente non si vorrebbe mai raccontare. 

Il nemico invisibile lo ha colpito subito dopo Natale: sembrava un malessere, un raffreddamento, ma era Covid. Sabato scorso è tornato a casa, riabbracciando i propri cari, finalmente fuori dall'incubo che lo ha travolto all'inizio dell'anno. Il primo, naturale, ringraziamento è alla moglie Sara, dottoressa che nel lavoro quotidiano conosce bene tutti i risvolti della pandemia. 

"Ci tengo a precisare che il mio sedere è ancora su questa Terra grazie alla ragazzina con cui dormo da 10 anni, che il pomeriggio del 30 dicembre mi ha costretto al ricovero in ospedale", questo il messaggio di Fresia, che prosegue: "Nella notte la situazione è precipitata e a questo punto è entrato in gioco il secondo miracolo umano che mi permette, ancora adesso di giocare coi miei figli, di vedere il tramonto sulle valli di Albenga o semplicemente di prendere un caffè. Sono ancora tra voi, che vi piaccia o meno, grazie al personale della Rianimazione Covid dell'ospedale di Albenga".

"Medici, infermiere, operatori e operatrici socio sanitari che mi hanno tenuto incollato alla vita nei 9 giorni in cui ho forzatamente dormito, respirando solo con l'aiuto delle macchine - riferisce Fresia - E poi hanno continuato nei 4 giorni successivi, riconsegnandomi alla normalità dopo avermi accudito come un figlio, un nipote, un fratello, un anziano nonno, avere sopportato i miei deliri, avermi tenuto la mano, parlato del Genoa, fatto ascoltare musica, avermi pulito, lavato e tutto quanto una persona immobilizzata non riesce a fare. Super eroi, semidei, santi scesi in Terra se avete una visione più religiosa: chiamateli un po' come volete, ma credo di avere reso il senso del mio pensiero". 

Angelo Fresia, 39 anni, oltre ad essere una firma nota del giornalismo ponentino e savonese, è anche titolare di un locale a Ceriale. Così continua: "Tra poco si aprono le elezioni per il Presidente della Repubblica: se pescassimo a caso tra un lavoratore di quel reparto, l'Italia sarebbe sicuramente in mani migliori di tutte quelle ipotizzate finora. Il mio ringraziamento va anche alla radiologa del centro Cura di Toirano che, dopo essersi resa conto della gravità della situazione, ha velocizzato al massimo il rilascio del referto, e al personale del reparto di degenza Covid dell'ospedale di Albenga, dove sono stato ricoverato gli ultimi 4 giorni prima delle dimissioni". 

"La mia riconoscenza - conclude - è tutta per loro e per chi è stato vicino alla mia famiglia quando io non ho potuto". 

Redazione