La Commissione Sanità allargata convocata giovedì sera, il 13 gennaio, dal presidente Diego Distilo presso la sala consiliare del comune di Albenga sembra sia riuscita nell’intento di portare finalmente al tavolo di discussione il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Giovanni Toti in data da definirsi, oltre a scaturire delle reazioni. Non si è fatta attendere infatti la voce del consigliere regionale e capogruppo in Regione della Lista Toti Liguria Angelo Vaccarezza:
"Sento che si sta facendo un gran parlare dell'assenza del presidente Giovanni Toti e credo che occorra fare un ragionamento molto più ampio per inquadrare il discorso nella giusta ottica. Indubbiamente la pianificazione sanitaria è un argomento molto delicato e reso ancora più complesso dalla situazione pandemica in atto, credo che su questo tema regione Liguria si stia spendendo e l'aver tenuto le deleghe in capo al presidente della Regione dimostri quanto sia prioritario, per questa amministrazione, il riordino del Sistema sanitario ligure, dopo i dieci anni di smantellamento sistematico da parte del centrosinistra che ha fatto fuggire i migliori professionisti che avevamo nei nostri ospedali, facendoli finire a operare in strutture ospedaliere private convenzionate, in Lombardia e Piemonte, e che quindi costano alla nostra sanità pubblica. Qualcuno, dunque, di questo dovrebbe prima o poi chiedere scusa, anziché continuare ad attaccare”.
"Credo che la sanità ligure non possa andare avanti a convocazioni di Commissioni che chiedano la partecipazione di Regione quando si ritiene comodo o interessante per un territorio. Ci sono luoghi opportuni che sono deputati al confronto e quelle sono le sedi che devono venire utilizzate -. prosegue ancora il coordinatore regionale degli arancioni - Ovviamente ho il massimo rispetto per il comune di Albenga e per gli amministratori del comprensorio ingauno e Diego Distilo è anche un mio amico personale, ma ritengo assolutamente irrituale quello che è stato fatto ad Albenga e credo che sia stato anche male organizzato. Ricordo a tutti che inviare una mail al presidente della Regione il 10 di gennaio, per convocarlo il 13, non rende propriamente semplice garantire con certezza la sua presenza all'incontro. Come ben sappiamo esistono alcune 'piccolissime partite': dalla gestione della pandemia in corso, a quella generale della Regione, fino ad arrivare alla elezione del prossimo Presidente della Repubblica, perché Giovanni Toti è anche stato nominato Grande elettore dall'ultima assemblea legislativa della Regione Liguria".
"Quindi, pur rispettando assolutamente il territorio e gli amministratori, credo che ci siano altre vie. Se poi, al posto del bene della gente e della salute dei cittadini l'obiettivo finale è solo quello di fare della sterile polemica, allora hanno fatto benissimo. Io nella polemica non mi schiero e la mia storia personale lo dimostra, perché credo che le battaglie e i confronti si facciano nelle giuste sedi e con i modi corretti", conclude Angelo Vaccarezza.
“Intanto l'assurdità sta nel fatto che siamo noi che rincorriamo il presidente quando dovrebbe essere lui a contattarci per venirci a parlare del futuro del nostro ospedale – la replica ‘compatta’ dell’Amministrazione tutta del comune di Albenga -. Attaccarsi ai pochi giorni di preavviso quando sono più di 5 anni, prima con l'amministrazione Cangiano poi con quella Tomatis, che in ogni modo cerchiamo un confronto ci sembra una scusa banale, prova ne è che le critiche e l'imbarazzo emergono anche da chi appartiene al suo stesso schieramento politico e si è candidato con lui alle elezioni regionali. Il fatto che abbia sempre impegni più importanti indica quanto poco in considerazione prenda il futuro della sanità Albenganese”.
“Irrituale ciò che è stato organizzato giovedì sera ad Albenga? – la reazione di Massimo Niero, sindaco di Cisano sul Neva - Questo lo stabilisce soggettivamente il consigliere regionale Vaccarezza. Sono anni che invitiamo il presidente Toti dando margini di tempo adeguati per potersi organizzare, ma non è mai venuto per l’indispensabile confronto con il territorio. Toti ha la grande responsabilità di pianificare la Sanità in Liguria e dovrebbe essere addirittura lui a cercare noi, per avere una fotografia dei bisogni dei cittadini e operare le scelte più consone per il bene di tutti, non solo nel breve termine, ma anche e soprattutto per il futuro, tra 10 anni. Lo dico anche nella mia veste di consigliere provinciale – continua Niero – la Sanità locale ha necessità urgenti da soddisfare e non si può ragionare a compartimenti stagni, ma ragionare sul ruolo dei 2 ospedali di Albenga e di Pietra Ligure e per questo bisogna parlare e confrontarsi. C’è bisogno di programmazione, che è mancata e per questo ci troviamo ad affrontare questi problemi. E poi basta con il reiterare cose del passato – conclude -, cerchiamo di andare oltre, come facciamo noi, d’altra parte, accettando il fallimento della precedente assessora regionale alla Sanità Sonia Viale. Se avesse fatto bene, avrebbe mantenuto il ruolo”.
“Effettivamente la convocazione era ‘irrituale’ – è il commento di Alessandro Navone, vicesindaco di Garlenda - ma nonostante i tempi stretti in molti abbiamo partecipato. Tutti abbiamo apprezzato la presenza dei consiglieri regionali della Lega. Brunetto è stato chiaro: al momento il piano sanitario non è ancora passato all’esame della Commissione Sanità e, quando questo avverrà, si faranno le opportune considerazioni. L’auspicio è che il presidente Toti ascolti le voci del territorio, perché i sindaci, soprattutto quelli dell’entroterra , hanno come obbiettivo principale la tutela dei propri cittadini, che non sono di serie B rispetto ai rivieraschi, meritano tutti la miglior assistenza sanitaria possibile. Mi rendo conto che c’è un’emergenza da affrontare ma, una volta che sarà superata, il territorio sarà disponibile al confronto e portare in Regione le istanze”.
“L’argomento è troppo importante per essere strumentalizzato e fare polemica. Concentriamoci sul positivo: il presidente Toti lunedì incontrerà i sindaci della Val Bormida per parlare dell’ospedale di Cairo e nelle ultime ore ha dato disponibilità per confrontarsi con quelli del comprensorio ingauno”, conclude Alessandro Navone.