"Il Governo ha la priorità che la scuola stia aperta in presenza. Basta vedere quali sono stati gli effetti sugli studenti per la Dad per convincerci che questo sistema provoca delle disuguaglianze tra i giovani, che si riflettono su tutto il loro futuro della vita lavorativa".
Il premier Mario Draghi prosegue sulla linea già stabilita e nella giornata di rientro degli studenti a scuola dopo le feste natalizie, conferma la tenuta specificando che la didattica a distanza sarà avviata solo in caso di necessità.
"Non ha senso chiudere la scuola prima di chiudere tutto il resto, ma se chiudiamo tutto torniamo all'anno scorso e non ci sono i motivi per farlo. Ci sarà probabilmente un aumento di classi che andranno in Dad e ci andranno ma non sarà generalizzata" ha proseguito il Presidente del Consiglio nella conferenza stampa alla presenza del Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, della sanità Roberto Speranza e il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico Franco Locatelli.
Nella provincia di Savona come nel resto d'Italia sono stati molteplici gli studenti, gli insegnanti e il personale scolastico assenti per positività al Covid o in quarantena per contatto stretto, bassa percentuale invece per chi è stato sospeso per non essersi vaccinato. Gli orari nella maggior parte dei casi sono stati ridotti, ma nessuna scuola ha chiuso.
"Non ho avuto né indicazioni di sindaci che hanno chiuso, né presidi che hanno totalmente sospeso il servizio, la situazione varia da zona a zona e sono state riscontrate qualche criticità in qualche scuola per via delle assenze - ha spiegato il direttore dell'ufficio scolastico provinciale Alessandro Clavarino - Le riduzioni d'orario come prevedibile sono capitate ma complessivamente gli istituti hanno funzionato. C'è un'inversione di tendenza sugli insegnanti non vaccinanti, alcuni hanno cambiato idea".
"La situazione è comunque critica, molto personale è malato e finché non migliora la situazione lavoreremo con orario ridotto" ha detto il dirigente scolastico dell'Itis Ferraris Pancaldo Alessandro Gozzi.
"Sapevamo che ci sarebbero state assenze e abbiamo cercato quindi di riorganizzare il servizio e le assenze tra gli studenti sono alte oltre alle aspettative - prosegue la preside del Boselli-Alberti Maria Laura Tasso - Il serale ad esempio è in Dad tramite il progetto Agorà che prevede la didattica a distanza in una percentuale annuale. Questa settimana ad esempio sono in dad per l'igienizzazione locali e tenendo conto delle assenze. Il servizio pur ridotto si è svolto in maniera regolare ma non abbiamo fatto corsi extracurriculari pomeridiani".
Nelle scuole elementari e medie del savonese la situazione è ancora più complicata, visto che le positività al virus degli alunni sono particolarmente alte.
"Le assenze sono state tante soprattutto tra i bambini perché ancora malati o hanno genitori positivi. La scuola dell'infanzia in alcuni plessi l'orario è stato ridotto, in una due giorni e in un altro plesso per tutta la settimana - prosegue Marietta Squillante, dirigente dell'istituto comprensivo Savona IV - Molti sono gli assenti anche tra il personale docente che Ata e non abbiamo avuto ancora tempo per trovare i supplenti. Facciamo fatica con le sostituzioni e a garantire quindi le lezioni a ciò si unisce una preoccupazione delle famiglie e in molti ci chiedono la dad. La situazione quindi non è delle migliori. È difficile tenerli in presenza e quando non è possibile si farà l'orario ridotto. Ho avvisato i genitori che si farà di tutto, mi auguro passi in fretta questo picco".
"Erano assenti il 25% dei collaboratori, il 20% degli studenti (90 circa a casa), il 20/25% degli insegnanti, ma siamo sopravvissuti. Ci sono parecchi studenti delle medie, 4-5 per classe che sono in Dad e gli orari sono stati ridotti per le sezioni della scuola d'infanzia perché non ci sono insegnanti. Un pomeriggio su due è stato sospeso alla scuola media in quanto non si trovano supplenti" puntualizza Angela Cascio, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Quiliano.
Domani, 11 gennaio, nel frattempo verrà svolto un incontro tra i dirigenti scolastici e l'Asl2 sulle modalità di gestione alla luce del nuovo decreto.
SITUAZIONE TAMPONI/SCUOLA IN LIGURIA
In base alle indicazioni delle circolari ministeriali dell’8 gennaio, Alisa ha definito il piano scuola relativo alle misure sanitarie e all’attività didattica, con i dettagli sui tamponi che devono essere eseguiti sulla popolazione scolastica ligure.
SCUOLE MATERNE
Al verificarsi di almeno un caso positivo è prevista la quarantena dell’intera classe e la sospensione della didattica per 10 giorni. Al decimo giorno deve essere eseguito il test molecolare o antigenico per il rientro in classe. Il test è gratuito se eseguito da ASL.
SCUOLE PRIMARIE
In presenza di un solo caso è previsto il mantenimento della didattica in presenza, con misure di distanziamento e auto sorveglianza. Deve essere effettuato inoltre il test di controllo ai componenti della classe al giorno 0 e al giorno 5. Il tampone è gratuito ed è eseguito dal servizio sanitario nazionale. In presenza di due o più casi in classe è prevista la quarantena dell’intera classe e la sospensione della didattica per 10 giorni. Al decimo giorno deve essere eseguito il test molecolare o antigenico per il rientro in classe. Il test è gratuito se eseguito da ASL.
SCUOLE SECONDARIE
Al verificarsi di un solo caso è prevista la didattica in presenza con misure di distanziamento e mascherine FFP2 per dieci giorni e autosorveglianza. Vi è inoltre la possibilità di effettuare un test gratuito ad opera del servizio sanitario nazionale, altre strutture indicate dalla Asl e le farmacie, previa prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta.
In presenza di due casi
A) per chi non ha concluso il ciclo vaccinale nei precedenti 120 giorni è prevista la sospensione didattica per 10 giorni con didattica digitale integrata, quarantena di 10 giorni e tampone al decimo giorno per il rientro, gratuito se eseguito dalla Asl.
B) Per chi ha concluso il ciclo vaccinale o è guarito nei precedenti 120 giorni, sono previsti per 10 giorni didattica in presenza, misure di distanziamento, utilizzo della mascherina FFP2 e autosorveglianza. Vi è inoltre la possibilità di effettuare un test gratuito ad opera del servizio sanitario nazionale, altre strutture indicate dalla Asl e le farmacie, previa prescrizione del medico di medicina generale o del pediatra di libera scelta. In presenza di tre o più casi si prevede la sospensione della didattica in presenza per 10 giorni, con didattica a distanza per 10 giorni. Il paziente viene considerato contatto stretto per i provvedimenti conseguenti.
“Stiamo monitorando – ha spiegato il Direttore Generale di Alisa Filippo Ansaldi - con grande attenzione l’avanzamento dei contagi nelle fasce più giovani dove si registra un’incidenza particolarmente alta. In persone tra gli 0 e i 19 anni si registrano in Liguria punte di casi giornalieri superiori al 2 per mille. Si tratta di numeri alti, con inevitabili conseguenze sull’aumento dei contagi nella popolazione scolastica. Come sappiamo si tratta di contagi che non hanno rilevanza ai fini della pressione ospedaliera, ma hanno effetti sul mondo della scuola”.