Conclusisi nei mesi scorsi i lavori alla diga foranea con la posa di circa 30mila tonnellate di massi in granito ed effettuato un dragaggio in ingresso (leggi QUI), al porto di Capo San Donato è tempo di ulteriori opere per una sempre maggiore messa in sicurezza dell'infrastruttura.
Dopo questi primi 2 milioni di euro, tra fine gennaio e inizio febbraio prenderà il via il cantiere da 745mila euro (anche in questo caso stanziati dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile) con la creazione di un cosiddetto "pennello" in testa alla massicciata del molo di sopraflutto, ovvero un molo di circa 20 metri con 7mila tonnellate di scogli che chiuderà di fatto l’ingresso del porto ai venti e alle mareggiate da Scirocco e da Libeccio rafforzando così il molo di sopraflutto.
"Si tratta di una delle opere più attese dalla nostra Amministrazione e dalla cittadinanza - ha commentato sul proprio canale social il sindaco Frascherelli - ritardata per anni dagli assurdi meccanismi della burocrazia. Il sopraflutto sarà decisivo per ridurre l’annoso problema della risacca, vera minaccia di questi ultimi anni alle imbarcazioni degli utenti e non solo".
Parallelamente, la stessa ditta si occuperà di mettere in sicurezza la banchina nord con un intervento strutturale di notevole importanza per ultimare quindi i lavori intorno alla fine di maggio. Anche se il condizionale, vista la necessità di una certa clemenza da parte delle condizioni meteorologiche è d'obbligo in questi casi.
Altri 160mila euro dalle casse comunali verranno invece investiti per il nuovo sistema antincendio, anch’esso necessario per la sicurezza della Marina di Capo San Donato.
"Come promesso in campagna elettorale, l’ennesima importante opera per il nostro amato porto, luogo sempre più sicuro per imbarcazioni e addetti ai lavori, e catalizzatore di turismo per la nostra città" ha concluso il primo cittadino.
La difesa dalle correnti marine riguarderà anche un altro tipo d'intervento nel tratto di coste prospiciente a Varigotti (dove si è concluso il ripascimento strutturale dell'arenile) e a Finalmarina, con la creazione di due scogliere sommerse.