Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha firmato l'ordinanza per consentire l'utilizzo del tampone antigenico per certificare la diagnosi di positività al Covid-19.
L'ordinanza, firmata oggi, sarà in vigore dal prossimo 10 gennaio.
Il test antigenico rapido sarà valido anche per concludere l'isolamento per i positivi accertati e della quarantena per i contatti stretti, sempre nel rispetto della regola dell'assenza totale di sintomi nei tre giorni precedenti al test.
L'ordinanza prevede infatti esplicitamente l'autorizzazione a uscire di casa adottando tutte le precauzioni necessarie come l'utilizzo del proprio mezzo di trasporto, l'utilizzo della mascherina Ffp2, il rispetto del distanziamento e via dicendo.
Il presidente e assessore alla Sanità ligure spiega: "Con questa ordinanza il test antigenico rapido assume la valenza di test definitivo, senza necessità di un successivo tampone molecolare. L’obiettivo è continuare a garantire il monitoraggio e il tracciamento ma evitare al contempo disagi per i cittadini e snellire le procedure fino ad oggi in carico alle Asl. Si tratta di una modalità già attuata in altre regioni, per far fronte in modo più efficace all’incremento esponenziale dei contagi che si sta registrando in tutto il Paese da alcune settimane".
L'ordinanza individua in maniera specifica i soggetti autorizzati a effettuare i test antigienici: non sono considerati validi i test antigienici autosomministrati, in sostanza quelli effettuati in autonomia dai cittadini.
Per i soggetti negativi che vogliono verificare la propria condizione e per uscire dalla quarantena con i contatti stretti, sono autorizzati le Asl, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, le farmacie, i laboratori privati e gli erogatori accreditati.
Per certificare l’uscita dall’isolamento dei soggetti positivi, il giorno successivo la scadenza dei termini di legge il test antigenico rapido potrà essere effettuato presso il medico di medicina generale, il pediatra, i laboratori privati e gli erogatori accreditati. In questo caso non sarà possibile invece effettuare il test in farmacia.
L’ordinanza prevede che queste modalità siano applicate fino ai 21 giorni precedenti l’entrata in vigore: saranno quindi considerati validi anche i test antigenici rapidi effettuati nei 21 giorni precedenti l’entrata in vigore dell’ordinanza per certificare la positività di un cittadino o per decretare l’uscita dalla quarantena o dall’isolamento (per il certificato verde sarà comunque necessario il certificato di guarigione del medico curante).
"Per fare un esempio – spiega Toti – se il 31 dicembre un cittadino avesse fatto un test rapido risultato positivo, quel tampone andrebbe considerato valido senza necessità della conferma con un molecolare. Trascorso il tempo previsto per l’isolamento e dopo tre giorni senza sintomi, quel cittadino potrà recarsi in uno dei luoghi indicati per effettuare un altro antigenico che, se negativo, gli consentirà di tornare alla vita quotidiana".
Per quanto riguarda le persone ricoverate in ospedale, l’ordinanza prevede esplicitamente la necessità un test molecolare per accertarne la positività.
È previsto che siano gli erogatori dei test antigenici ad inserire nel sistema informatico regionale già in uso (Polis) l’esito degli stessi.
Per coloro che avessero fatto un tampone fuori regione, l’ordinanza ne prevede la validità con l’obbligo di inserimento del risultato nel sistema informatico Polis (da parte del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta).