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Attualità | 04 gennaio 2022, 15:45

Funivie, il Ministero pubblica la manifestazione d'interesse per la progettazione dei lavori di ripristino dell'impianto

Il commissario Maugliani ha pubblicato il tanto atteso avviso esplorativo per individuare gli operatori economici. Dall'1 gennaio società in liquidazione, con la maggior parte dei lavoratori in cassa integrazione

Funivie, il Ministero pubblica la manifestazione d'interesse per la progettazione dei lavori di ripristino dell'impianto

Via alla manifestazione di interesse per il futuro affidamento, tramite appalto, della progettazione esecutiva e della esecuzione dei lavori urgenti per il ripristino dell’impianto delle Funivie.

Il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili tramite il provveditore, commissario straordinario Vittorio Maugliani, ha infatti pubblicato il tanto atteso avviso esplorativo per individuare gli operatori economici che dovranno occuparsi del progetto per ripristinare le due aree di Savona, località San Lorenzo e Voiana nel quale nel novembre del 2019 sono crollati tre piloni.

L’intervento progettato consiste quindi nella riattivazione dell’impianto funiviario Savona-Cairo Montenotte, tramite interventi di ripristino degli elementi strutturali di sostegno che sono stati ricollocati intervenendo sulla connotazione della linea e sulla sua nuova caratterizzazione.

"Gli interventi previsti mirano ad impedire che le situazioni di instabilità possano ripetersi, pertanto una componente importante riguarda le attività di sistemazione geotecnica dei versanti, principalmente attraverso opere di raccolta e canalizzazione delle acque, cercando di intercettarle negli strati superiori del terreno, ma arrivando anche a profondità più elevate, dove possono essere presenti elementi di rischio idraulico" viene spiegato nella manifestazione di interesse.

Nella attuazione degli interventi sono previste le sistemazioni dei versanti interessati dagli eventi franosi, prevalentemente con interventi di ingegneria naturalistica, e opere strutturali e murarie solo in corrispondenza delle opere di sostegno della viabilità, oltre, ovviamente, alle opere di sostegno dei tralicci funiviari. La scelta della tipologia di intervento privilegerà la stabilità delle opere e della situazione ripristinata, con le migliori condizioni di sicurezza sia per il territorio che per la linea in esercizio.

L’importo complessivo della progettazione esecutiva, dei lavori ed oneri compresi nell’appalto, si attesta sui 3 milioni 817mila 491 euro di cui 1 milione e 531mila 411 euro per gli impianti per la mobilità sospesa, 1 milione e 243 mila 893 per le opere strutturali speciali e 974 mila 694 euro per le opere di ingegneria naturalistica.

Il Ministero delle Economie e delle Finanze, dopo diverse battaglie politiche e sindacali, in prima battuta aveva deciso di stanziare 4.5 milioni di euro e successivamente un ulteriore milione.

Il futuro esecutore dovrà dare ultimate tutte le opere appaltate entro il termine di 250 giorni (poco più di 8 mesi ) dalla data dell’avvio della progettazione esecutiva con ordine di servizio del responsabile unico del procedimento.

Considerando che si tratta di un appalto con il criterio di selezione legato all'offerta economicamente più vantaggiosa, il termine contrattuale vincolante per ultimare i lavori sarà determinato applicando al termine a base di gara la riduzione percentuale dell’offerta di ribasso presentata dall’esecutore in sede di gara.

Nel frattempo dal primo di gennaio l'amministratore delegato e commissario liquidatore di Funivie Spa Paolo Cervetti ha messo in liquidazione la società che potrà comunque, per un tempo breve, continuare a gestire il compendio e le attività residuali di manovra, gestione del raccordo ferroviario di Cairo e gestione del parco di deposito.

A fine novembre la cassa integrazione per 67 lavoratori è stata prorogata fino almeno ad agosto 2022 (15 di questi continueranno ad occuparsi dell'attività del parco). I sindacati comunque continuano ad essere preoccupati nel caso in cui venisse avviata la procedura di licenziamento collettiva.

Luciano Parodi

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