Attualità - 03 gennaio 2022, 19:46

Liguria verso l'uso dei test rapidi per gestire i positivi al Covid19: "Alleggerire la pressione dei Dipartimenti Igiene e dei centri tamponi Asl"

Intanto nelle prossime ore atteso negli ospedali liguri il Molnupiravir (in pillole) per il trattamento dei pazienti positivi

Un’ordinanza a valenza regionale che preveda, a partire da venerdì 7 gennaio, l’utilizzo dei test antigenici rapidi nella gestione dei positivi al Covid-19.

E' questa la misura a cui sta lavorando il presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria, Giovanni Toti, per "alleggerire la pressione a cui sono sottoposti i Dipartimenti di Igiene e i centri per i tamponi molecolari delle nostre Asl", in un momento dove "a fronte di un numero molto elevato di contagi in tutto il Paese a cui, grazie ai vaccini, non corrisponde un aumento altrettanto imponente dei ricoverati nei nostri ospedali” ma resta una "difficoltà di gestione dei positivi e di tracciamento dei loro contatti stretti".

"La Liguria paga la vicinanza con la regione della Costa Azzurra, considerata uno dei più grandi focolai europei - aggiunge il governatore - Questo ha determinato un aumento della pressione sui pronto soccorso dell’estremo ponente e, poi, in misura minore, anche del savonese e del resto del territorio. Certamente non aiuta il fattore demografico per cui, in una regione ‘anziana’ come la nostra, il rischio di ospedalizzazioni aumenta in modo sensibile: la stima è del 25% in più degli accessi nei nostri ospedali rispetto alla media italiana. Per questo è indispensabile proseguire con la campagna vaccinale per raggiungere tutte le fasce di popolazione per cui sia prevista la vaccinazione”.

Secondo quanto emerso dal bollettino odierno, sono 578 i pazienti ricoverati oggi negli ospedali (21 in più rispetto alla giornata di ieri), di cui 46 in terapia intensiva. “È evidente che l’aumento odierno dei ricoveri sia legato al minor numero di dimissioni nelle giornate a cavallo del Capodanno - spiega Toti - con un ritorno a regime già da domani. L’obiettivo è trasferire i pazienti positivi che abbiano superato la fase acuta nelle strutture territoriali a bassa intensità di cura per garantire loro l’assistenza di cui hanno bisogno prima del rientro al proprio domicilio. Dei 46 ricoverati in terapia intensiva, ben 33 non sono vaccinati”.

È inoltre previsto domani, martedì 4 gennaio, l’arrivo in Liguria delle prime 1080 confezioni del farmaco Molnupiravir (in pillole) per il trattamento dei pazienti positivi al Covid-19, secondo criteri analoghi a quelli per la somministrazione degli anticorpi monoclonali. Le confezioni saranno distribuite a tutte le aziende sanitarie e ospedaliere.

Redazione