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Attualità | 29 dicembre 2021, 11:44

Chiusura discarica Ramognina a Varazze, sindaco Pierfederici: "Mettiamo una pietra tombale sull'impianto"

Consigliere minoranza Busso: "Bisognerà essere molto attenti, la post gestione dovrà essere precisa, attenta e puntuale"

Chiusura discarica Ramognina a Varazze, sindaco Pierfederici: "Mettiamo una pietra tombale sull'impianto"

"Abbiamo lavorato per questo in questi anni e andiamo a mettere la pietra tombale su questo impianto, la discarica è andata a fine vita, a fine corsa. Aprirà scenari futuri dal punto di vista del nuovo servizio che dovrà essere svolto per lo smaltimento dei rifiuti e quelle che saranno le necessarie opere di post gestione del sito e le nuove opere di riconversione e di riutilizzo dello stesso".

Così il sindaco di Varazze Luigi Pierfederici ha annunciato la chiusura, tanto attesa dai varazzini, della discarica della Ramognina il 31 dicembre del 2021.

Si chiude così una discussione che va avanti da anni tra le polemiche generali che si sono riversate a più riprese in diverse campagne elettorali e tra i residenti della frazione di Casanova che lamentavano i diversi disagi al traffico legati al passaggio dei mezzi pesanti.

La discarica che avrebbe dovuto chiudere entro il 2020 è andata avanti ancora un anno, nonostante il comune a fine 2019 aveva annunciato che si sarebbe andata verso la chiusura in quanto il volume massimo di 350mila metri cubi in banco sarebbe stato prossimo all'esaurimento.

 

A questo punto l'amministrazione dovrà dare gli indirizzi con i rifiuti che verranno conferiti nella discarica del Boscaccio a Vado Ligure ed ha già affidato uno studio ad un'associazione di professionisti specializzati per le fasi di post gestione e riconversione (è stato il escluso campo fotovoltaico o l'utilizzo del sito per generare energia, il comune ha un ventaglio di opzioni da scegliere). L'impermeabilizzazione invece potrà avvenire dopo due anni dal conferimento degli ultimi rifiuti. 

"E stato un punto che nelle ultime due campagne elettorali le liste che hanno partecipato hanno sposato e abbiamo condiviso questo obiettivo - prosegue il primo cittadino varazzino - ha portato un benessere economico nel corso degli anni, non abbiamo mai dovuto applicare l'addizionale l'Irpef ma oggi dal punto di vista turistico e della vivibilità della frazione stessa, questo sito non poteva più sostenere il tipo di attività che aveva sostenuto. La discarica se gestita bene come prevede la norma non produce inquinamento, ovvio che tutte le cose se gestite in malo modo, anche le migliori, possono portare danni ambientali".

"Certo non può essere lasciato così, sarà frutto di una serie di questione e dibattimenti e un oggetto da attenzionare in maniera seria. Il ricoprimento della discarica che verrà fatto dal nostro gestore verrà fatto fino a marzo e il materiale non è quello previsto dall'Aia perché non è stato trovato quello prescritto, quindi avremo comunque il passaggio di numerosi camion e ci sarà parecchio traffico nella nostra frazione. Bisognerà essere molto attenti, la post gestione dovrà essere precisa, attenta e puntuale" ha spiegato la consigliere di minoranza Paola Busso.

"E' un punto importante della storia della nostra città, la fine di un percorso importante che ha dato anche lustro, confido che l'amministrazione come ha sempre fatto tenga sotto controllo il sito" ha continuato il capogruppo di maggioranza Andrea Gandolfo.

Il consiglio comunale ha votato così all'unanimità la delibera di chiusura.

 

 

Luciano Parodi

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