Economia - 27 dicembre 2021, 12:52

La grammatica del nuovo mondo nel libro di Filippo Poletti

50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca: premessa-testamento del filosofo Salvatore Veca scomparso il 7 ottobre 2021

Radicale come la prima, la seconda, la terza e la quarta rivoluzione industriale. È la rivoluzione universale del Covid, quella che ha cambiato la nostra vita. Non solo, dunque, una tragica emergenza sanitaria con più di 134 mila morti e 5,2 milioni di malati in Italia registrati tra il 2020 e il 2021, ma anche un cambiamento epocale. È la lettura proposta dal giornalista e top voice di LinkedIn Italia Filippo Poletti nel libro “Grammatica del nuovo mondo” attraverso la presentazione di 50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca: edito da Lupetti, il libro ordina i vocaboli alfabeticamente, andando dalla A di Aurora alla G di “grazie”, alla I di “italiani”, alla S di “smart working”, alla U di “umanità”.

Tra le parole del nuovo mondo ci sono aggettivi che hanno invertito la loro valenza (come positivo, diventato un termine negativo) ed espressioni che hanno assunto nuovi valori (come RT, il retweet del social media Twitter utilizzato oggi per indicare il tasso di contagio, o come “Mani Pulite”, un tempo legate all’inchiesta giudiziaria di cui sta per ricorrere il ventennale e dal 2020 raccomandate dalle autorità come norma igienico-sanitaria).

Nel dizionario di Poletti figurano lemmi diventati di uso comune come mascherina, smart working, infodemia o memorabilia dal nome dell’iniziativa pavese di raccolta di ricordi tra gli anziani promossa dallo Spazio Geco nel corso del 2020. Tra i termini c’è anche “paziente”, legato nella memoria collettiva a Mattia Maestri: la sua vicenda, raccontata dall’Ansa nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2020 con il lancio di Bianca Maria Manfredi, «è un invito a riflettere – scrive Poletti – come di fronte al male tutte le persone hanno la stessa dignità e devono essere curate nel miglior modo perché, come dimostra la storia a lieto fine di Mattia, per tutti ci può essere un futuro luminoso».

Nella grammatica pandemica, introdotta dalla premessa del filosofo Salvatore Veca e completata dalla postfazione dello psicanalista Luigi Ballerini, trovano spazio nomi propri di persona che hanno contribuito a scrivere le pagine del nuovo mondo: è il caso della piccola Aurora Maria Perottino, nata a Moncenisio nelle settimane seguite allo scoppio del coronavirus, dopo anni che il secondo Comune più piccolo d’Italia non vedeva più una culla riempirsi. È il caso, a proposito di persone, del capitano campano della Diamond Princess, Gennaro Arma, ultimo a scendere dalla nave posta in isolamento dal 5 al 27 febbraio 2020 nel porto di Yokohama in Giappone. Oppure, ancora, dell’infermiera di Cremona Elena Pagliarini, addormentatesi sul tavolo di lavoro e immortalata in rete, della ricercatrice dello Spallanzani Francesca Colavita, a cui si deve l’individuazione della sequenza del nuovo coronavirus, dei nonni emiliani Alma Clara Corsini e Alberto Bellucci, ribattezzati da Poletti “nonni Speranza” dopo aver sconfitto la malattia respiratoria all’età di 95 e 100 anni. Ed è il caso – prosegue Poletti nel racconto persona-centrico – del presidente dell’Inter Steven Zhang, autore dell’invettiva “pagliacci” indirizzata al presidente della Lega dei professionisti della Serie A Paolo Dal Pino in vista del match Juve-Inter, e dell’imprenditore Gian Luca Rana con il superstipendio elargito a Natale a tutti i dipendenti.

A completare il libro, accanto alla sitografia, alla socialgrafia e all’appgrafia, c’è l’ecatòmeron ossia la cronaca dei primi 100 giorni del contagio: «L’arrivo del coronavirus in Italia – puntualizza Poletti – deve essere datato al 30 gennaio 2020, quando furono scoperti i primi due casi positivi al nuovo coronavirus: si trattò di due turisti di nazionalità cinese, originari della provincia di Wuhan, ricoverati all’istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma». Un arrivo avvenuto, dunque, un mese prima rispetto alla scoperta del focolaio di Codogno, seguito dalla morte delle prime due vittime, rispettivamente Adriano Trevisan di Vo’ nel Padovano e Giovanna Carminati di Casalpusterlengo nel Lodigiano.

Come si legge nella premessa-testamento scritta da Veca, scomparso lo scorso 7 ottobre 2021, la “Grammatica del nuovo mondo” può insegnarci tanto: «Le pagine del libro di Poletti sono affascinanti. Noi non siamo i signori dell’universo. Noi siamo nello stato contingente dell’essere “creature”, nel senso che il mondo non è in alcun caso nostro. Il nostro slogan “una sola umanità, un solo pianeta” va integrato con la glossa che ci ricorda che, come viventi, noi non siamo “soli”. Questa glossa elide la pretesa illusoria dell’eccezionalità antropocentrica».

È la lezione della pandemia: come siamo parte della natura e della cultura, così apparteniamo alla comunità vivente. Nel nuovo mondo, infatti, c’è spazio solo per la prospettiva dell’ecologia radicale e della giustizia sociale. Per voltare pagina e guardare al 2022 con fiducia è necessario fare attenzione alle parole: è quello che propone la “Grammatica del nuovo mondo”, invitando a vincere la paura e guardare al futuro con occhi nuovi.



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NOTA SUL LIBRO

Autore: Filippo Poletti

Premessa: Salvatore Veca

Postfazione: Luigi Ballerini

Pagine: 258

Casa editrice: Lupetti


LE PAROLE DEL NUOVO MONDO

Aurora, bellezzaterapia, bonus 600 euro, capitano Arma, coronavirus, day after, diffidenza, Elena, epidemia, fase, focolai, grazie, infodemia, italiani, liberazione dal coronavirus, lievito, lockdown, Lombardia Caporetto, lontani dagli occhi, mani pulite, mascherine “mola mia”, memorie di Adriano e Giovanna (prime due vittime), merito a Francesca, non vedo-sento-parlo, nonna Speranza e nonno Speranza, ora legale, ospedali, pace, pagliacci, paura mai, paziente uno (nessuno è un numero, plastica (non tutto il “male” vien per nuocere), positiva parola negativa (il paradosso di covid-19), profeta Gates: tutti per uno, quattro maggio, radio che potenza, respiratori polmonari con Siare, ricetta elettronica in farmacia, RT (da cinguettio su Twitter a indice del contagio), saluto di addio (mai più senza), santo Padre, scuola a distanza, scuse all’Italia, silenzio (parla la pandemia ma non è beethoven), smart working cresce (ora si stabilizzi), superstipendio per superlavoro (Rana dà l’esempio), telefono casa (l’Italia scopre i memorabilia), trattato di Schengen sospeso, umanità è solidarietà (hey you, divided we fall)


SITO DI “GRAMMATICA DEL NUOVO MONDO”

https://grammaticanuovomondo.it/


BIOGRAFIA DELL’AUTORE

Top voice di LinkedIn in Italia, dal 2017 cura su LinkedIn la rassegna quotidiana dedicata ai cambiamenti del lavoro ed è promotore del portale Rassegnalavoro. Ogni giovedì, su LinkedIn, conduce il talk New Normal Live. Giornalista professionista, dal 1996 a oggi ha scritto per oltre 30 testate tra le quali il Corriere della Sera: è stato consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Speaker in eventi nazionali organizzati anche da Confindustria, Richmond e HR Link, si occupa di comunicazione d’impresa. Formatore, è guest speaker del MIP Politecnico di Milano sui temi della comunicazione.


c.s.