Furono fucilati dai militi della Repubblica di Salò il 27 dicembre nel Forte della Madonna degli Angeli i martiri antifascisti Cristoforo Astengo, Aurelio Bolognesi, Francesco Calcagno, Arturo Giacosa, Carlo Rebagliati, Aniello Savarese, Renato Vuillermin.
Una data che è conosciuta e passata nella storia della città capoluogo come il "Natale di Sangue", un'orrenda pagina da non dimenticare e che ha visto oggi condannare come ogni anno quel terribile gesto.
Questa mattina è stata deposta una corona di alloro alla base della lapide e dopo il discorso del Sindaco Marco Russo il professor Giuseppe Milazzo ha svolto un'orazione ufficiale ricordando il tragico accaduto.
"Una delle pagine più sanguinose vissute dalla città di Savona - ha detto Russo - è doveroso ricordare e recarci nei luoghi della nostra memoria per tenere sempre accesa la cultura democratica e antifascista della nostra città, medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza".
"I luoghi che parlano ci raccontano storie di uomini e donne che hanno perso la loro vita per regalarci la libertà - ha proseguito il primo cittadino savonese - Questa memoria è parte fondante della nostra vita. Siamo consapevoli del valore della libertà della democrazia e dobbiamo sempre rendere omaggio ai martiri".
Alla cerimonia hanno partecipato oltre al sindaco e al vicesindaco Elisa Di Padova anche le forze dell'ordine e Anpi, Aned, Isrec, Fivl, gli alpini e Villapiana Antifascista.