"Un momento molto importante, un passaggio storico per la comunità di Giustenice". È con queste parole che Mauro Boetto, sindaco del Comune situato nell'entroterra pietrese, ha aperto la conferenza stampa indetta per illustrare la transazione relativa alla nota vicenda del fallimento Cosso.
La questione affonda le sue radici addirittura nel 1982, ma gli sviluppi legali traggono origine dal 1992 quando il sindaco dell'epoca annullò il piano di lottizzazione già approvato per la realizzazione di un intervento di edilizia residenziale, denominato “Condominio degli Ulivi”, in località San Lorenzo: una decisione che negli anni seguenti venne giudicata illegittima dal Tar della Liguria con il conseguente strascico costituito da una pesante richiesta di risarcimento da parte dell'azienda edile che nel frattempo era fallita.
"Voglio ringraziare soprattutto chi ha lavorato contribuendo al raggiungimento di questo risultato - ha proseguito Boetto - In primis la società 'ImmoBillion' che ha lavorato per raggiungere il punto d'incontro su una storia iniziata addirittura nel 1982. Come amministrazione voglio inoltre ringraziare lo studio legale Vallerga e lo studio Bormioli (legale di parte di di 'ImmoBillion' ndr): fondamentale è stato il loro impegno per redigere il documento della transazione in maniera impeccabile".
Boetto ha inoltre sottolineato "l'impegno e il lavoro che gli uffici tutti hanno messo in questa partita, dalla responsabile del servizio finanziaro, l'avvocato Silvia Mulé, all'ingegner Andrea Boido fino al responsabile dell'ufficio tecnico, il geometra Pierluigi Vassallo, memoria storica del Comune relativamente alla vicenda in oggetto". Il sindaco ha poi ricordato il supporto alla vicenda offerto dai tecnici della società Olivari-Cassino (consulenti tecnici di 'ImmoBillion') e ringraziato per il suo operato il CTU Marco Rossi.
"Il percorso è iniziato nel 1992 e dietro a questa storia ci sono stati fallimenti e molte problematiche succedutesi nel tempo - ha aggiunto il primo cittadino - Devo dire che quanto avvenuto nel 2019, ovvero l'inizio del percorso di transazione, è sicuramente stato un passaggio importante, difficile da vedere in questa nostra società. C'è stato un rapporto tra uomini, si è lavorato legittimamente per gli interessi di parte ma anche per l'interesse comune. Per la comunità si tratta di un passaggio importante che, oltre a sanare un problema storico che avrebbe portato il Comune al default, permetterà la riqualificazione di un'area al centro della frazione di San Lorenzo".
"La transazione, oltre ad avere una parte finanziaria destinata alla società immobiliare (105 mila euro ndr), vanta un contenuto rilevante costituito dalla cessione delle aree e dei complessi realizzati all'epoca - ha spiegato l'avvocato Emiliano Bottazzi dello studio Vallerga, legale rappresentante dell'amministrazione - ciò è un motivo di soddisfazione per l'ente: l'obiettivo rilevante dal punto di vista pubblico che giustifica la stipula della transazione".
"È stato un impegno professionalmente molto stimolante - è invece il commento di Paolo Bormioli, avvocato rappresentante di ImmoBillion S.p.A. - C'è stata una collaborazione tra imprenditori e amministrazione per evitare una situazione molto negativa: la società ha scelto di non continuare sul piano del contenzioso ma di optare per costruire qualcosa".
"Abbiamo ritenuto di non proseguire nell'atteggiamento bellicoso, cercando così di raggiungere un punto di equilibrio assieme all'ente comunale - ha svelato Luca Carta, CEO e cofondatore di 'Immobilion'- ci siamo rapportati con un Comune pragmatico, una rarità ma anche un auspicio che possa accadere in futuro con altre realtà. Da parte nostra prenderemo in mano le aree per procedere alla riqualificazione, siamo però contenti di aver ceduto le aree che potevano tornare utili al Comune. Credo che si possa parlare di un caso scuola, che potrebbe rappresentare un esempio per situazioni future".
Alla conferenza stampa odierna erano presenti oltre al sindaco e ai legali anche l'ingegnere Andrea Bonetti di ImmoBillion S.p.A. e rappresentanti dell'amministrazione e degli uffici comunali.
LA VICENDA COSSO
Tutto iniziò nel 1982 con l'approvazione da parte del Consiglio comunale di Giustenice di un piano di lottizzazione (e del relativo schema di convenzione) per la realizzazione di un vasto intervento di edilizia residenziale, denominato “Condominio degli Ulivi”, in località San Lorenzo.
La convenzione tra il Comune e la Società "Rio Veggiu di Farinazzo Delio e C. s.a.s.", stipulata nel luglio del 1983, prevedeva la realizzazione di un complesso immobiliare costituito da due corpi di fabbrica, noti come “Corpo Basso” (un caseggiato composto da quattro piani di appartamenti fuori terra, di un piano terreno e di uno seminterrato) e “Corpo Alto”, separato dal precedente e posto ad un livello superiore.
Partiti i lavori, nel corso dell’anno 1987 arrivò la sospensione con il successivo fallimento della Società lottizzante. Trascorsi altri due anni, nel 1989, gli immobili passarono in proprietà alla società L.M.C. di Cosso Domenico e C. s.a.s. che proseguì l'opera interrotta fino al 1992 quando l'allora sindaco di Giustenice decise di annullare integralmente il piano di lottizzazione, con il conseguente annullamento di tutte le concessioni edilizie rilasciate in attuazione di esso. Una decisione per il quale L.M.C. propose ricorso innanzi al TAR per la Liguria per ottenerne l'annullamento. Ci vorranno altri sei anni prima di giungere alla sentenza: nel febbraio del 1998, il TAR Liguria, in accoglimento del ricorso presentato da L.M.C., ha infatti annullato il provvedimento sindacale per vizio di competenza. Nel luglio seguente, però, il Tribunale di Savona dichiarò il fallimento di L.M.C.
Con un balzo temporale di dieci anni, la vicenda giunge all'agosto del 2008 quando il Consiglio di Stato pronuncia la sentenza con la quale respinge l'appello proposto dal Comune di Giustenice, confermando la sentenza di annullamento a suo tempo pronunciata dal TAR Liguria. Ed è così che nel 2011, sempre al TAR ligure, il Fallimento L.M.C. ha lamentato che la società fallita, a seguito dell'ordinanza sindacale del 1992, avrebbe subito ingentissimi danni, derivanti dall'impossibilità di proseguire l'attività edificatoria relativamente ai Corpi “Alto” e “Basso”, nonché alla necessità – successivamente – di regolarizzarli con ricorso alle procedure di cui alla L. n. 724 del 1994, ritardando inoltre la commercializzazione degli immobili poi terminati e regolarizzati.
Il capitolo successivo si svolge nel 2011: il Fallimento della Società L.M.C. di Cosso Domenico e C. S.a.s. ha proposto ricorso al TAR per la Liguria contro il Comune di Giustenice, per sentire condannare l'Amministrazione al pagamento di oltre 3 milioni e mezzo di euro (3.581.905,15 per l'esattezza). Il 9 gennaio 2020 il TAR per la Liguria, non definitivamente pronunciandosi, ha accolto la domanda risarcitoria formulata dal Fallimento LMC S.a.s. nei confronti del Comune, relativa al presunto danno ingenerato dall'annullamento, nel 1992, del Piano di Lottizzazione “Rio Veggiu”, senza peraltro quantificare l'importo di tale presunto danno.
Ed è così che si arriva ai giorni nostri, con il Comune di Giustenice e la Società ImmoBillion S.p.A. (a tutti gli effetti avente causa di LMC S.r.l. nel giudizio RG. n 92/2011 e titolare dei diritti tutti derivanti dalla vicenda processuale intercorsa fra lo stesso Comune ed LMC S.r.l.) che hanno ritenuto opportuno e conveniente instaurare delle trattative finalizzate alla composizione bonaria della vertenza. Si sono tenuti diversi incontri fra le parti (anche a mezzo video conferenza stante la situazione pandemica tuttora in corso) alla presenza dei funzionari e di parte dell’Amministrazione del Comune, ma anche dei rappresentanti e tecnici di ImmoBillion S.p.A, nonché dei rispettivi legali e tecnici incaricati.
La Società ImmoBillion S.p.A. ha manifestato la propria disponibilità a transigere la vertenza, con il riconoscimento a sé di somme, comunque inferiori a quelle già quantificate – seppure in via provvisoria – dal CTU incaricato nel giudizio R.G.R. n. 92/2011; inoltre, la stessa ImmoBillion S.p.A. si è resa disponibile a cedere, al Comune di Giustenice, aree di sua proprietà, contermini al proprio compendio immobiliare, al fine di consentire il reperimento di standard pubblici, da porre a servizio dell’agglomerato della frazione di San Lorenzo di Giustenice. L’Ente ha giudicato confacente al pubblico interesse il raggiungimento di un accordo con la Società ImmoBillion S.p.A., il quale, oltre a garantire una sensibile riduzione dell’ammontare del risarcimento, da riconoscersi alla stessa ImmoBillion S.p.A., consentirà il miglioramento delle condizioni urbanizzative dell’area d’intervento.
L'accordo è stato ufficialmente raggiunto lo scorso 16 dicembre con la sottoscrizione di una scrittura privata.