Attualità - 22 dicembre 2021, 11:11

Travolti da un treno a Quiliano, con una targa ricordati i due giovani curdi (FOTO e VIDEO)

Isetta: "Dobbiamo continuare con questo lavoro perchè la situazione non è migliorata, anzi". Giuliano: "La volontà delle nostre amministrazioni è di ricordare, cercando di sensibilizzare"

Una targa a memoria dei due giovani che un anno fa, nella notte del 22 dicembre del 2020, sono stati travolti da un treno sui binari nei pressi della stazione ferroviaria di Quiliano e Vado.

Un gruppo di extracomunitari di etnia curda, composto da 10 persone, diretti probabilmente verso la Francia, quella sera stava attraversando i binari quando all'improvviso due, Rasti Mahmood Waisi e Bahroz Ismael Rasul, ventenni, erano stati colpiti da un treno regionale, il 3042 Milano-Albenga.

Sul posto immediato era stato l'intervento del 118 che aveva dispiegato un ingente numero di mezzi di soccorso con squadre della Croce Bianca di Savona e di Spotorno e della Croce Oro di Albissola Marina, oltre all'automedica di Savona Soccorso, e dei vigili del fuoco ma purtroppo per i due giovani, nonostante le cure, non c'era stato nulla da fare.

In otto erano rimasti completamente illesi mentre una sola persona coinvolta, il fratello di una delle due vittime, era stata trasportata in ospedale in stato di shock.

Sul posto erano inoltre sopraggiunte le pattuglie della Polizia e della Polfer per i rilevamenti necessari, compresi gli uomini della Scientifica.

Anche il sindaco Nicola Isetta e il vicesindaco Nadia Ottonello non appena allertati dell'accaduto, si erano precipitati sul luogo del tragico incidente (era in corso il consiglio comunale sul bilancio) insieme ad alcuni volontari della Protezione Civile.

La cerimonia si è svolta questa mattina nei pressi della rotonda di via Diaz al confine tra i due comuni e ha visto partecipare le due amministrazioni comunali.

"Credo che sia però necessario e doveroso un ringraziamento al mondo dell'associazionismo che si è subito attivato nei primi giorni grazie ad un grande senso di solidarietà riuscendo anche a gestire il rimpatrio delle salme - ha dichiarato il sindaco di Quiliano Nicola Isetta - Sono stati momenti toccanti e credo che sia giusto significarli e continuare con questo lavoro perchè la situazione non è migliorata, anzi".

"I nostri assessori hanno fatto un lavoro non semplice per portare a compimento e dare un segnale su ciò che succede tutti i giorni. Sono state giornate drammatiche, la volontà delle nostre amministrazioni è di ricordare, cercando di sensibilizzare - ha detto la prima cittadina di Vado Ligure Monica Giuliano - Potevano infatti essere figli nostri, ragazzi giovanni che hanno trovato la morte e non una nuova vita. Vado e Quiliano sono due comunità che sanno accogliere grazie anche ai servizi sociali, in questi mesi è stato fatto un grande lavoro di condivisione".

Ragazzi che erano in fuga dalla guerra presente nei loro paesi, partendo dal MedioOriente o dall'Africa per cercare di raggiungere nuovi lidi come la Francia e l'Inghilterra attraversando però l'Italia nascondendosi sui treni o sui camion. Fenomeno che nel savonese da qualche anno sta diventando sempre più frequente e che purtroppo in quella sera ha portato alla morte due giovani che volevano solo una vita migliore.