Eventi - 23 novembre 2021, 08:55

A Savona una tavola rotonda dal titolo "Violenza nascosta… quando a subirla è chi ci aiuta!"

L'appuntamento è fissato per domani, mercoledì 24 novembre, alle ore 16 presso la sede dell’USEI-APS

Mercoledì 24 novembre 2021, ore 16 presso la sede dell’USEI-APS a Savona, in via Giacchero snc (angolo Corso Colombo), nell'ambito della Giornata contro la Violenza di Genere, col patrocinio della Città di Savona, l'associazione USEI - APS (Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia - APS) organizza una tavola rotonda a cui parteciperanno vari rappresentanti delle associazioni di volontariato locale.

"Crediamo che la violenza di genere non coinvolga solo un rapporto diretto tra uomini e donne, ma possa verificarsi anche in altri ambiti di relazioni come, per esempio, il lavoro. Questa tavola su 'La gestione della violenza nascosta: possibili modelli di soluzione' si propone di fare il punto su un problema che si verifica molto spesso, del quale non si sente quasi parlare in quanto è una realtà nascosta, la violenza subita dalle donne che si dedicano ai servizi di assistenza familiare, una violenza non sempre fisica, anzi il più delle volte psicologica" spiegano gli organizzatori. 

"La nostra organizzazione sin dalla sua nascita si occupa preferibilmente del mondo dell'immigrazione e, di conseguenza, siamo ricettori diretti di molti dei problemi che si verificano in questo ambiente. Inoltre, l’USEI APS coglierà l’occasione per inaugurare presso il suo Info Point il servizio di “Couseling for caregivers” dedicato a soprattutto a colf e badanti e non solo". 

"A causa dell'emergenza Covid ed in osservanza delle disposizioni in materia di contenimento del virus, la partecipazione a questo evento potrà avvenire esclusivamente da remoto. Si chiede pertanto agli interessati a partecipare di comunicare, entro il giorno 24 novembre alle ore 11, via email all'indirizzo info@usei.it le proprie generalità, qualifica, eventuale associazione per la quale partecipa, il recapito telefonico ed il proprio indirizzo di posta elettronica (email) al fine di poter inoltrare l'invito a partecipare in videoconferenza" concludono dall'associazione. 

Comunicato stampa