La giunta regionale ha approvato il progetto di "riqualificazione e potenziamento" dell'ospedale di Cairo. Per la FP Cgil quello designato nella giornata di ieri non è però quanto di cui necessiterebbe il territorio vasto e intrigato della Val Bormida.
"Quello che viene presentato come una valorizzazione in realtà sembrerebbe una dequalificazione dello stesso, rispetto a quello che è stato in passato e che potrebbe essere considerandone le potenzialità ma soprattutto rispetto a quello di cui avrebbe bisogno un territorio vasto come quello della Val Bormida" afferma il segretario savonese di categoria, Ennio Peluffo.
Spiega infatti che "verrebbero depotenziate attività e limitati i servizi già abbondantemente ridotti negli ultimi anni, che al contrario avrebbero bisogno di essere rilanciati".
A preoccupare Peluffo è "il silenzio di tutti i sindaci valbormidesi che al momento non si sono ancora espressi e che si erano presi precisi impegni con la cittadinanza sottoscrivendo anche il documento unitario del 20 ottobre 2020 condiviso con il Comitato Sanitario Val Bormida e il Sindacato confederale (Cgil Cisl Uil). Nel documento - aggiunge - è indicato in maniera chiara un nuovo modello socio sanitario di cui il nostro territorio avrebbe bisogno e che sembrerebbe non corrispondere al progetto presentato ieri".
"Nel frattempo noi sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil) siamo in attesa del confronto in merito con il Governatore Toti che ci aveva promesso a giugno e che più volte in questi mesi abbiamo sollecitato" conclude il segretario di Funzione Pubblica Cgil.