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Sanità | 19 novembre 2021, 18:55

Covid, i dati liguri, Toti e i responsabili della sanità rassicurano: "Situazione tranquilla rispetto allo scorso anno"

Da lunedì via alle prenotazioni della terza dose per la fascia 40-59. A crescere i casi tra i bambini dai 6 ai 12 anni. Al San Martino il 75% dei ricoverati non sono vaccinati

Covid, i dati liguri, Toti e i responsabili della sanità rassicurano: "Situazione tranquilla rispetto allo scorso anno"

Da lunedì i cittadini tra i 40 e i 59 anni potranno prenotare la terza dose, come previsto dalle disposizioni della struttura commissariale retta dal generale Francesco Paolo Figliuolo. La notizia arriva nel giorno in cui il covid in Italia fa registrare oltre 10mila casi e 48 morti. In Liguria il numero di contagi nelle ultime 24 ore è di 351, di cui 199 a Genova (131 in Asl3 e 68 in Asl4).

Numeri che non preoccupano Giovanni Toti, che però ha convocato una conferenza stampa con i responsabili della sanità ligure. “Non sarà un appuntamento quotidiano, ma settimanale, e mi auguro che in quella di venerdì prossimo potremo commentare una discesa dei contagi”, ha messo le mani avanti.

Non sì può essere tranquilli, ma neanche allarmistici perché non c'è necessità. – ha poi detto - Ho sentito parlare di zona gialla, ma detto che il quadro internazionale è preoccupante, perché quello che accade in Europa non ci lascia indifferenti, ci rende orgogliosi la capacità dell'Italia di essere la punta di diamante del contrasto al covid”.

Toti ha citato l’introduzione del green pass come il baluardo che ha visto l’Italia davanti a tutti nel contrasto alla pandemia. Lo stesso presidente della Regione ha più volte ribadito la necessità di far valere il certificato solo per chi ha ricevuto il vaccino.Lo dobbiamo a coloro che si sono vaccinati, per dare certezze a famiglie e imprese”, ha detto.

Per quanto riguarda la Liguria – ha precisato - la zona gialla non è un tema del momento, siamo sotto i 150 casi di incidenza su 100mila a settimana, e oltre a questo valore, deve esserci uno sforamento dei parametri dei posti letto. I numeri sono molto distanti dalle passate ondate di covid, il nostro rt è pari a 1,2, in media con quello nazionale”.

Toti ha chiarito l’aumento dei casi riguardanti la provincia di Spezia: “Non esiste particolare attenzione sulle singole province, oggi la curva si è stabilizzata dopo che Spezia era cresciuta maggiormente. Al momento vediamo una crescita proporzionale”.

In conclusione, Toti ha ribadito l’appello a vaccinarsi, invitando i sanitari e gli ospiti delle rsa a fare quanto prima la terza dose

Il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi ha spiegato come oggi “l’andamento della pandemia in Liguria sia lineare, non esponenziale, i valori sono molto diversi dall'anno scorso. L’incidenza, dopo l’aumento dei casi a Spezia, si è avvicinata in tutte le province, sono 115 a settimana, un’incidenza inferiore alla settimana scorsa”.

Ansaldi ha sottolineato che l’aumento dei contagi riguarda per la stragrande maggioranza dei casi la fascia tra 6 e 12 anni. Per quanto riguarda i ricoveri “C’è stato un lento e costante aumento di ingressi in ospedale. Il numero di malati in media intensità è 14 volte inferiore all'anno scorso. Per quanto riguarda le terapie intensive, sono dodici volte meno piene rispetto all'anno scorso. Questo dimostra che il vaccino è efficace sia per prevenire l’infezioni che le ospedalizzazioni. Siamo al 5% di ospedalizzati, la metà della percentuale che ci porterebbe in gialla”.

Il direttore dell’unità operativa di anestesia e rianimazione del San Martino Angelo Gratarola ha sottolineato come il fatto che la pandemia sia attualmente sotto controllo sia “frutto della massiccia campagna di vaccinazione, grazie alla quale possiamo tenere gli ospedali sgombri e dedicarci alla cura delle altre patologie, che sono state trascurate nell’ultimo anno e mezzo”.

Presente alla conferenza stampa anche il direttore della clinica malattie infettive del San Martino Matteo Bassetti, il quale ha ribadito che la situazione al momento sia tranquilla. “Al San Martino abbiamo un decimo di posti letto per il covid rispetto all'anno scorso. L’anno scorso avevamo quattro blocchi, ora il reparto di malattie infettive e un pezzo del pronto soccorso”.

Sui pazienti che entrano al San Martino: “In questo momento abbiamo un elevato turnover, il bilancio settimanale si chiude in pareggio, tanti entrano quanti escono. La degenza media è minore. I soggetti che arrivano, per un quarto sono i vaccinati a febbraio marzo, generalmente ultra ottantenni, per cui il vaccino dà una copertura sulla forma grave. Il restante 75 per cento è rappresentato da non vaccinati, principalmente over 55. Su questi abbiamo armi in più rispetto all’anno scorso, come i monoclonali su cui la Liguria ha investito e oggi si trova nei primi tre posti in Italia. Negli ultimi due giorni sono stati somministrati otto anticorpi monoclonali, oltre a farmaci antinfiammatori che ci permettono di spegnere la fase di infiammazione della malattia. La situazione, ripeto, è tranquilla e siamo attrezzati per un eventuale aumento dei casi”.

Bassetti però mette in guardia: “Due pazienti arrivati nelle ultime ore hanno 41 e 62, entrambi sono stati ricoverati in terapia intensiva. Questo per dire che non è vero che è una malattia che colpisce solo gli anziani, ma a tutte le età può portare al ricovero in terapia intensiva. Per questo la vaccinazione è fondamentale a tutte le età”.

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Francesco Li Noce

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