Politica - 17 novembre 2021, 14:02

Il consiglio provinciale verso il voto: "modello Russo" per la sinistra, ma il centrodestra non molla

l cambio di amministrazione a Savona cambierà il peso dei voti, Niero: "Occasione che non possiamo sprecare". Ma Vaccarezza (Cambiamo!) frena: "Olivieri resterà presidente e manterremo la maggioranza"

"Pierangelo Olivieri è il presidente della Provincia e sarà il presidente della Provincia".

Scalda così il clima in vista delle prossime elezioni del Consiglio provinciale savonese previste per il prossimo 18 dicembre il capogruppo in consiglio regionale di "Cambiamo!", Angelo Vaccarezza.

La scelta di chi, tra gli amministratori locali attualmente in carica, affiancherà il sindaco di Calizzano, sostenuto ora da una maggioranza di 7 consiglieri dell'area di centrodestra contrapposti a 3 di minoranza del centrosinistra, nell'assise di Palazzo Nervi si è fatto tema sempre più pregnante nel panorama politico locale una volta chiuso il discorso, tutt'altro che slegato, delle comunali.

Il cambio della maggioranza alla guida della città capoluogo, ora in mano a una coalizione di centrosinistra di respiro ampio come difficilmente si può trovare in altre amministrazioni locali forse di tutta Italia, guidata da Marco Russo, cambierà infatti anche il "peso" dei voti nelle urne alle quali saranno chiamati dalle 8 alle 20 del prossimo 18 dicembre i consiglieri comunali dei 69 comuni savonesi.

Da quando la riforma Del Rio ha trasformato le province in enti di secondo grado non tutti i voti sono uguali all'interno delle urne, ma il peso è ponderato: le schede assegnate ai votanti cambiano infatti colore a seconda delle dimensioni del comune che rappresentano.

Qui entra in gioco il discorso del cambio di "colore" di Palazzo Sisto, coi consiglieri savonesi che avranno una forza nell'esprimere le proprie preferenze che potrebbe cambiare la geografia del parlamentino. "Questo ovviamente comporta un recupero di voti da parte del centrosinistra, ma non sufficiente - afferma Vaccarezza - Non credo di essere il mago Otelma nel prevedere che il prossimo Consiglio provinciale sarà governato da 6 consiglieri di centrodestra e 4 di centrosinistra".

Le due fazioni politiche entro le 12 del 28 novembre dovranno presentare le liste, che dovrebbero essere solamente due nel complesso, e le manovre in tal senso stanno entrando sempre più nel vivo.

Tra silenzi che non sanno né di conferme né di smentite, si continua a lavorare sotto traccia ma con decisione. Se dal centrodestra si attende di capire se la lista sarà unitaria oppure vi sarà un'eventuale scissione (la Lega, che ha perso Francesco Bonasera non ricandidatosi a Spotorno, ha recentemente costituito un proprio gruppo), nel centrosinistra sono spuntati i primi nomi.

Oltre alla ricandidatura possibile dei consiglieri uscenti Fiorini, Mirri e Niero, si starebbe facendo largo, specialmente nel Pd, l'ipotesi di lanciare l'ex sindaco di Albenga, Cangiano, e l'attuale primo cittadino di Finale, Frasherelli. Mentre da Savona uno dei papabili sarebbe il riformista Marco Pozzo.

"Il commissario Mirabelli ha chiesto al gruppo uscente se c'è disponibilità a candidarsi e gliel'abbiamo ridata, ci rimettiamo la faccia - ha detto il sindaco di Cisano, Massimo Niero - Domani sera alla sms Milleluci ci sarà un incontro con tutti gli amministratori iscritti al Pd che intendono coinvolgere. Mi auguro e lavorerò affinché l'alleanza sia più ampia possibile, la vittoria di Savona è troppo importante e il modello Russo possiamo esportarlo anche in Provincia, mi piacerebbe, lo spingerei anche a quei civismi non proprio radicati nel centrosinistra, quei moderati che non si rappresentano nel centrodestra".

Al momento l'unica certezza è l'incertezza non solo circa la composizione delle liste, ma anche sul risultato, che però non comporterebbe nulla per la presidenza dell'ente, le cui elezioni si svolgeranno nell'ottobre 2022.

"Mi spiace perché ogni tanto leggo sui giornali questi tentativi di accaparrarsi il prossimo Consiglio provinciale prima ancora di aver votato - aggiunge l'esponente di "Cambiamo" - è tipico della politica. In politica si dice che la gente vota chi ha più voti: quindi quando pensi che qualcuno abbia già vinto, sei più portato a votarlo. Mi spiace, è stato un bel tentativo da parte dei 'compagni', che indubbiamente stanno ancora festeggiando il comune di Savona, ma che purtroppo per loro non passeranno un Natale festeggiando il governo della provincia di Savona".

Redazione