“In Confcommercio Imperia non ci sono spaccature, abbiamo fatto un ufficio di presidenza proprio nei giorni scorsi. C’è una delibera unanime secondo la quale le elezioni interne le facciamo dopo quelle per la Camera di Commercio. Una volta che ci sarà il consiglio questo vota prima il presidente poi dopo 15 giorni la giunta”, così il presidente della Camera di Commercio 'Riviere di Liguria' che accorpa le sedi di Imperia, Savona e La Spezia Enrico Lupi a proposito dei tempi per l’elezione del nuovo board dell’Ente camerale, 'scaduto' a giugno 2021.
"Nel mese di giugno - prosegue Lupi che siede anche al vertice di Confcommercio provinciale - c’è stato il rinnovo della segreteria generale, preceduto da bando e selezione. Poi ci sono state le verifiche dei pesi che ogni organizzazione ha fatto con alcuni settori molto problematici che hanno richiesto approfondimenti ripetuti”.
Secondo Enrico Lupi, si stanno, sostanzialmente, rispettando i tempi per l’elezione del nuovo presidente e del consiglio che dovrà reggere la Camera di Commercio nel quinquennio 2021-26, anche se prima della primavera pare, da quanto trapela, che non verranno fatti passi formali.
“La procedura è in itinere non è ferma. Le organizzazioni stanno facendo le segnalazioni dell’attribuzione dei seggi di loro competenza. Poi ci sono state le verifiche dei pesi che ogni organizzazione ha fatto con alcuni settori molto problematici che hanno richiesto approfondimenti ripetuti. Nel merito la Regione ha già restituito l’attribuzione dei pesi in funzione dei numeri certificati e ora siamo nella fase in cui ogni organizzazione sulla base di tali numeri attribuisce e invia i propri rappresentanti per la composizione del consiglio. Per esempio, è in corso una battaglia legale tra Confcommercio Savona e altre organizzazioni e questo non è un fatto positivo. Savona è legittimata ad esprimere il proprio rappresentante fino all’esito del contenzioso”, precisa Lupi.
Al di là delle dichiarazioni formali Le categorie non sembrano così allineate a maggior ragione a seguito della riforma Madia che ha ridotto il numero dei consiglieri da 33 a 25. La distribuzione dei voti e anche del 'peso' all’interno degli organi poggia su due parametri: il numero delle imprese attive alla data delle elezioni delle tre province e il numero degli iscritti di ogni associazione e organizzazione. Dati questi che cambiano a seconda del periodo in cui vengono fissate le elezioni.
La composizione del Consiglio della Camera di Commercio Riviere di Liguria per il prossimo quinquennio vedrà questa distribuzione del numero dei consiglieri: 5 consiglieri al Commercio (il numero più consistente), e poi a seguire 4 l’artigianato, 3 l’industria, turismo e i servizi alle imprese. E poi a seguire, un consigliere per agricoltura, cooperative, trasporti e spedizioni e credito e assicurazioni. Un consigliere sarà anche espresso dalle organizzazione sindacali dei lavoratori, le associazioni dei consumatori e i liberi professionisti.