Le difficoltà economiche legate all'emergenza Covid19 sono ancora lontane dalla completa soluzione. Per questo il Comune di Savona, in collaborazione con le Associazioni Acli, Anteas, Auser e con il servizio Maggiordomo di quartiere, ha siglato un accordo per la gestione di un bando comunale finalizzato all'erogazione di contributi a sostegno delle famiglie sotto forma di buoni spesa e misure cosiddette come "volte al mantenimento dell'abitazione".
Le domande dovranno essere presentate entro il 3 dicembre compilando l'apposita modulistica pubblicata sul sito del comune savonese da consegnarsi di persona agli sportelli dedicati.
Per quanto concerne i buoni spesa sarà possibile recarsi, previo appuntamento, presso la "Casa del Volontariato" di via San Lorenzo 6 (Acli tel. 3519246601; Anteas tel. 3519099552; Maggiordomo di Quartiere tel. 3808967257) o gli sportelli Auser del centro sociale "Matitino d'argento" di piazza Santa Cecilia (tel. 0198335492) o di via Giacchero (tel. 0198335492).
Per i contributi dedicati alle abitazioni ci si dovrà rivolgere agli uffici dell'Area Disagio Adulti, Emergenza ed Inclusione Sociale di via Chiavella 18r, previo appuntamento telefonico al numero 019860413 oppure 019862018.
Il contributo "una tantum" per i buoni spesa sarà pari a 150 euro per nucleo familiare composto da una sola persona, al quale andranno a sommarsi 50 euro per ogni ulteriore componente del nucleo fino ad un ammontare massimo di 400. I beneficiari verranno contattati telefonicamente dagli sportelli delle associazioni per concordare le modalità di consegna.
Il contributo sostegno all'abitare sarà pari ad una o più mensilità di affitto non pagato fino ad un ammontare massimo di 500 euro e/o ad una o più fatture non pagate per utenze domestiche fino ad un massimo di 400 euro per un importo complessivo erogabile 900 euro.
Per i canoni di locazione o le spese condominiali il contributo andrà direttamente al proprietario dell'alloggio o all'amministratore del condominio, mentre per le utenze direttamente all'interessato o tramite soggetto individuato dai Servizi Sociali e in accordo con il beneficiario.
Il contributo dovrà essere richiesto mediante apposita autocertificazione nella quale dovranno essere dichiarate alcune circostanze, in particolare che lo stato di necessità si è venuto a creare a causa dell'emergenza sanitaria in atto e che il nucleo familiare non possiede disponibilità finanziarie, tra depositi bancari ed altre forme di investimento, superiori a 2 mila euro.
L'erogazione dei contributi seguirà l'ordine cronologico di presentazione delle domande fino ad esaurimento delle disponibilità economiche e sarà soggetta a controllo successivo da parte degli organi preposti.