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Attualità | 12 novembre 2021, 15:06

Savona, il sindaco chiede ad Ata per le festività natalizie una pulizia straordinaria. I sindacati: "No alle prestazioni aggiuntive, diffidiamo azienda e comune a ricorrere a terzi"

"A cosa serve effettuare un pulizia straordinaria senza che poi essere in grado di mantenerla? Dopo due giorni la situazione ritornerebbe ad essere quella di oggi, quindi soldi buttati e diritti dei lavoratori violati"

Savona, il sindaco chiede ad Ata per le festività natalizie una pulizia straordinaria. I sindacati: "No alle prestazioni aggiuntive, diffidiamo l'azienda e comune a ricorrere a terzi"

Il sindaco Marco Russo in un incontro con l'amministratore unico di Ata Gianluca Tapparini ha chiesto per le feste natalizie che venga effettuata una pulizia straordinaria della città e i sindacati non le hanno mandate a dire.

Con una forte presa di posizione hanno puntato il dito contro il neo primo cittadino.

"In data 2 settembre, le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione che dopo il fallimento della procedura di raffreddamento tentata dalla Prefettura di Savona, ha portato alla proclamazione della prima giornata di sciopero il 21 settembre alla quale avrebbe dovuto farne seguito una seconda, "stoppata" dalla Commissione di Garanzia sull'attuazione degli scioperi nei servizi pubblici essenziali, poiché troppo a ridosso delle elezioni cittadine. E' quindi stata annullata la seconda giornata di astensione dal lavoro, ma solo quella, lo stato di agitazione ed il blocco dello straordinario invece verrà portato avanti fino a quando non verranno meno le motivazioni che lo hanno generato e tenuto conto che la situazione odierna e sensibilmente peggiorata, è confermato" spiegano Antonello Sangiovanni, Fp Cgil, Danilo Causa, Fit Cisl, Franco Paparusso, UilTrasporti e Laura Carletti, Fiadel Liguria.

Al sindaco è stata spiegata la situazione da parte dei sindacati durante un breve incontro avuto in Comune e gli è stato inoltre spiegato che in mancanza di risposte dal Giudice Delegato e dal Commissario Giudiziale, non è loro intenzione effettuare prestazioni straordinarie fino a quando non verranno soddisfatte le richieste dei lavoratori, con il blocco degli straordinari che continuerà ad essere in vigore.

"Diffidiamo da subito l'azienda e l'amministrazione a ricorrere a soggetti terzi per effettuare la pulizia straordinaria della Città che oltre ad essere un grave atto di mancanza di rispetto e di sensibilità nei confronti dei lavoratori, è illegittima e limitativa della libertà di sciopero che la Legge 146/90 si prefigge di salvaguardare - continuano i 4 rappresentanti sindacali -  A cosa serve effettuare un pulizia straordinaria senza che poi essere in grado di mantenerla? Dopo due giorni la situazione ritornerebbe ad essere quella di oggi, quindi soldi buttati e diritti dei lavoratori violati. Inoltre con le risorse attuali , non si riesce a fare l'ordinario, figurarsi lo straordinario".

"La situazione oggi è talmente grave che è impossibile riuscire a garantire i servizi essenziali. Negli ultimi periodi vi è stato un significativo esodo di lavoratori che di fronte alla mancanza di garanzie per il futuro, ha preferito andare via senza che venissero sostituiti - concludono gli esponenti Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Liguria facendo riferimento anche alla situazione dei 43 lavoratori precari la cui posizione non è ancora stata stabilizzata - Assistiamo poi ad un continuo attacco ai lavoratori da parte dell'utenza sui social, ma la colpa di questo, non è la di sicuro la loro. Sono senza automezzi, senza risorse umane, senza i minimi di sicurezza. Troppo spesso, hanno accettato di salire sui mezzi a loro rischio e pericolo per fare il proprio lavoro, prendendosi gravi rischi che a quanto pare, non smuovono la coscienza di chi oggi gestisce la Società".

Nell'incontro avuto con il Prefetto Antonio Cananà durante lo sciopero nazionale dell'8 novembre, le organizzazioni hanno segnalato "le gravi mancanze sulla sicurezza, ribadendo che gli obblighi a salvaguardia della salute dei lavoratori, non sono derogabili, nemmeno dai Giudici".

 

Luciano Parodi

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