Attualità - 01 novembre 2021, 17:50

Funivie, le sigle sindacali: "Servono risposte ed azioni concrete, stop a campagne elettorali permanenti"

Cgil, Cisl e Uil Savona: "Non basta denunciare, sono necessarie scelte politiche"

"Basta schermaglie tra forze politiche, stop a campagne elettorali permanenti, servono risposte ai lavoratori e più in generale ad un territorio che continua a perdere competitività e apparato industriale. L'infrastruttura delle Funivie, insieme alla rete ferroviaria e i parchi di Bragno ambientalizza la filiera delle rinfuse al 100%". Lo affermano, in una nota congiunta, CGIL CISL e UIL Savona.

"Regione Liguria e Governo risolvano il nodo delle risorse per la ricostruzione e diano finalmente una prospettiva a tutta la filiera - proseguono dalle sigle sindacali - Hanno la responsabilità politica per farlo. Non basta denunciare, sono necessarie scelte politiche. Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso; continue schermaglie e rimpalli  di responsabilità tra le forze politiche e i politici che dovrebbero rappresentare il nostro territorio. Il sindacato confederale savonese, il territorio e i  lavoratori pretendono risposte concrete e soluzioni da parte della politica nazionale, regionale e locale. Risposte ed azioni concrete al fine di mettere al riparo l'occupazione e per creare le migliori condizioni per uno  sviluppo ecologicamente sostenibile attraverso la messa in campo di azioni concrete".

"Non è accettabile che il nostro territorio veda l’interessamento e la presenza della politica nazionale solo in occasione delle campagne elettorali - vedi gli incontri e gli impegni dei ministri Orlando, Giorgetti e del vice ministro Bellanova - servono risposte, servono azioni concrete e non slogan. Così come è necessario un impegno concreto delle istituzioni locali e non solo un'azione di denuncia, ma di costruzione politica delle possibili soluzioni da Regione Liguria,  Provincia di Savona, parlamentari liguri e savonesi, così come dai sindaci delle città di Savona e Cairo Montenotte, come si sono impegnati a fare nell'ultimo incontro presso la Provincia di Savona in concomitanza del presidio dei lavoratori di Funivie. Di tutto questo oggi pare non esserci neppure l'ombra. Anzi solo inutili e dannose polemiche che allontanano l’attenzione su ciò che invece la Politica ha la responsabilità di fare. Si lavori da immediato per trovare le risorse economiche per la ricostruzione e la messa a terra del progetto di sviluppo della filiera delle rinfuse anche attraverso i denari del Pnrr".

"Alla luce del prossimo incontro presso la Regione Liguria del 4 novembre continuano i sindacati alla presenza del commissario alla ricostruzione, degli assessori regionali Berrino e Benveduti, dei sindaci di Savona e Cairo Montenotte oltre che di Confindustria e dell'amministratore delegato di Funivie, per CGIL CISL e UIL di Savona sono necessarie garanzie e chiarimenti su: sostegno al reddito per i lavoratori, con la messa in campo della cassa integrazione straordinaria per tutto il 2022 utilizzando le risorse economiche previste all’interno dell’area di crisi Complessa del savonese; risorse economiche per la ricostruzione dell'infrastruttura (4 milioni di euro già allocati); risorse economiche per la gestione della concessione (oltre 20 milioni di euro di residuo); progetto di rilancio della filiera delle rinfuse attraverso un sistema integrato ferro-fune-parchi (come da nostro progetto già presentato alle istituzioni); la manutenzione ordinaria dell'infrastruttura sulle parti elettriche e meccaniche - così come chiediamo e denunciamo da tempo, alla luce delle condizioni in cui versa l'impianto (vegetazione, problemi elettrici etc etc) scongiurando problemi di sicurezza – come già denunciato dal Sindacato Confederale in occasione degli incontri con il Prefetto di Savona, e per una garanzia dell’avviamento della linea  post ricostruzione".

"Alla politica, agli assessori ed amministratori chiediamo coerenza agli impegni presi, risposte, ma soprattutto rispetto del lavoro e di chi lavora" concludono infine dalle sigle sindacali.

Redazione