L'Anpi finalese vuole esprimere vivo apprezzamento per la decisione del Consiglio comunale di Noli di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: "un atto che fa onore a tutto il comune di Noli".
"Un grazie particolare al sindaco Lucio Fossati per la tempestività con la quale ha ritenuto doveroso proporre la delibera di revoca dopo aver appreso, consultati gli archivi, dell'imposizione prefettizia fascista, avvenuta il 13 maggio 1924, e ha dichiarato che 'non si tratta di cancellazione della memoria, ma di un tributo a tutti coloro che hanno combattuto, anche a prezzo della loro vita, contro Mussolini e contro tutto quello che ha rappresentato e significato'".
"Come dice giustamente la professoressa Franca Ferrando, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza: 'non si può fare confusione tra storia e memoria nel revocare quell'atto; non si nega che sia stato compiuto, ma semplicemente dire che, proprio alla luce della storia, fu un atto sbagliato'".
"La decisione - aggiungono dall'Anpi - votata a stragrande maggioranza dal Consiglio comunale di Noli, si somma a quella di tante città italiane che in questi giorni ritengono doveroso mandare un segnale preciso: la Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, indica un percorso di libertà che non può essere in nessun modo messo in discussione dall'inquietante ritorno di movimenti e organizzazioni neofasciste e filo-naziste caratterizzate dal disprezzo delle istituzioni".
L'Anpi si prepara al suo “Congresso Nazionale” e nel documento programmatico si legge: "Nello scenario del tutto inedito cui siamo di fronte, rimane fermo l'obiettivo di rivendicare la piena attuazione della Costituzione e una chiara azione di sostegno ad ogni concreta iniziativa giuridica di contrasto al fascismo e ai razzismi, che sono l'ospite inquietante della democrazia italiana in crisi, e che vanno combattuti anche sul terreno sociale e culturale".