Politica - 29 ottobre 2021, 13:38

Ddl Zan, Toti: "Si è voluto tirare la corda, testo a tratti grottesco"

"Alcuni si sono trovati a dover fare la parte dei cattivi bocciando un decreto che certamente nelle intenzioni era positivo, ma nella sua scrittura era francamente talvolta grottesco"

"Si è voluto tirare la corda oltre il limite. Io penso che il DDL Zan sia la gigantesca raffigurazione di un'occasione mancata per tutti, centrosinistra e centrodestra". Lo ha detto il presidente della Regione Giovanni Toti questa mattina, a margine del convegno organizzato dalla Cisl: "La Liguria da rigenerare con infrastrutture sostenibili".

"Non aver voluto trovare una mediazione - continua Toti - impedisce oggi a persone che legittimamente aspiravano a vedere allargata l'area dei diritti civili e anche la protezione per i reati d'odio in forma specifica, falliscono l'obiettivo, mentre alcuni si sono trovati a dover fare la parte dei cattivi bocciando un decreto che certamente nelle intenzioni era positivo, ma nella sua scrittura era francamente talvolta grottesco. Se evitiamo di far diventare terreno sensibile la carne viva di tante persone una bandiera ideologica, un terreno di scontro o peggio, di tattica parlamentare per i giochini delle alleanze facciamo un regalo al paese e diamo un segnale di maturità. In questo caso chi ha proposto di andare avanti senza cercare una mediazione non ha avuto questa maturità".

Sui festeggiamenti dei senatori del centrodestra per la bocciatura della legge, Toti commenta: "I festeggiamenti del senato erano evidentemente per la sconfitta di chi aveva provato una forzatura irrazionale e non certamente per il merito della legge”.

Sul DDL Zan è intervenuto anche il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra:

"Noi pensiamo che serva un intervento legislativo che sia garanzia delle diverse sensibilità. Inutile dire che il sindacato si è sempre impegnato contro ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro, noi abbiamo fatto tanti accordi, tanti contratti, e pensiamo che oggi sia maturo il tempo per avere un quadro normativo e legislativo rispettoso delle diverse sensibilità e che eviti allo stesso tempo discriminazioni. Penso che questa sia un’esigenza che il Parlamento deve mettere a disposizione del Paese. Basta con atti di violenza, basta con prevaricazioni, basta con mortificazioni e discriminazioni, pensiamo che questa debba essere una prospettiva molto importante degli impegni delle forze politiche del Parlamento nelle prossime settimane e nei prossimi mesi".

Francesco Li Noce