Casa dei Circoli, Culture e Popoli di Ceriale, con una lettera inviata ai sindaci di Ceriale e Albenga, ha chiesto di intitolare una strada, una piazza o un luogo pubblico a Gino Strada, fondatore di Emergency, scomparso lo scorso 13 agosto.
“Nel corso di questi anni molte sono state le associazioni e i comitati che si sono distinti per il loro impegno sul terreno della solidarietà e della pace, mettendo in campo azioni concrete che hanno rappresentato, per tante e tanti, la differenza tra la vita e la morte e un sicuro punto di riferimento. Tra di essi spicca sicuramente EMERGENCY che ormai da decenni opera in tutto il mondo in difesa dei più deboli e, in particolare, per soccorrere tutte e tutti coloro che vengono colpiti, in vario modo, da guerre e conflitti, senza distinzioni di appartenenza”, l’esordio della lettera scritta per mano di Roberto Melone.
“Dal 1994 Emergency promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani, offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Inoltre Emergency – continua - ha lavorato in questo anno e mezzo di pandemia per sostenere, nel nostro Paese, tutte quelle persone e famiglie che, improvvisamente, si sono ritrovate in condizioni di povertà, consegnando oltre 200 mila pacchi di beni di prima necessità”.
“Il senso profondo di questo impegno lo ha espresso Gino Strada, fondatore di Emergency, nel suo discorso pronunciato durante la cerimonia di consegna del Right Livelihood Award 2015, il premio Nobel alternativo, ‘Dobbiamo convincere milioni di persone del fatto che abolire la guerra (e la povertà) è una necessità urgente e un obiettivo realizzabile. Questo concetto deve penetrare in profondità nelle nostre coscienze, fino a che l’idea della guerra (e della povertà) divenga un tabù e sia eliminata dalla storia dell’umanità’. Ma Gino Strada ed Emergency, se possibile, hanno fatto qualcosa di più: ci hanno detto e insegnato che era assolutamente necessario impegnarsi, nel nostro Paese ma non solo, per una sanità universale, pubblica, gratuita, integrata, perché all’inizio del nuovo millennio non vi sono diritti per tutti, ma privilegi per pochi”.
“Per tutte queste ragioni - la conclusione della lettera - le chiediamo di avviare il percorso per l’intitolazione, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, nel Comune da lei amministrato di una strada, una piazza o un luogo pubblico a Gino Strada, scomparso lo scorso 13 agosto”.