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Politica | 09 ottobre 2021, 09:45

Borgio, la neo eletta Maddalena Pizzonia e le perplessità sulla composizione della giunta: "No alla creazione di posizioni da vecchia politica"

La presenza dell'assessore esterno Locatelli non convince: "Perché non si tiene in considerazione il sistema meritocratico come peraltro già stato fatto dallo stesso Sindaco nelle precedenti elezioni del 2011 e 2016?"

Borgio, la neo eletta Maddalena Pizzonia e le perplessità sulla composizione della giunta: "No alla creazione di posizioni da vecchia politica"

"Confrontandomi con persone a me vicine nel paese e dentro la lista emerge però una preoccupazione rispetto a come il nuovamente eletto Sindaco intende costruire l’amministrazione che governerà la nostra città nei prossimi cinque anni".

Queste le parole di Maddalena Pizzonia, eletta nuovamente in maggioranza a fianco del sindaco Renato Dacquino grazie alle sue 104 preferenze, la quale però ha espresso i suoi dubbi sulla composizione della giunta. "Cinque anni fa entravo per la prima volta in amministrazione comunale da Consigliere, in punta di piedi, con umiltà e spirito di servizio. Ho passato cinque anni a lavorare prima con la delega al Festival e poi per sei mesi ho ricoperto l’importante incarico di Vicesindaco con delega ai anche ai lavori pubblici - specifica Pizzonia - Oggi ci troviamo a quasi una settimana da un espressione popolare che ha chiaramente premiato la nostra formazione, anche se purtroppo con minor enfasi rispetto a quanto ci aspettavamo, ma che altrettanto chiaramente ha posizionato il professor Pier Luigi Ferro e me in una posizione di preferenza da parte degli elettori".

"Il sistema delle preferenze, peraltro in estinzione rispetto ai famosi listini bloccati, da la possibilità ad ogni singolo elettore di dare il suo voto al candidato che ritiene più meritevole della sua fiducia. Un sistema straordinariamente democratico che si è espresso in maniera inequivocabile - ha continuato - Durante la campagna elettorale, pur senza nessun accordo politico sottoscritto, è stata esplicitata la possibilità di un assessore esterno nella figura del Sig. Locatelli, limitandolo ad un lavoro fortemente progettuale su alcuni temi specifici. Però durante i vari colloqui e le riunioni di maggioranza è emerso che l’unico soggetto non in discussione rispetto al ruolo è anche l’unica persona che non si è presentata al giudizio dei cittadini; ovviamente nulla di personale nei confronti del Sig. Locatelli del quale si nutre grande stima e riconoscenza per aver dato il suo sostegno personale alla candidata Annamaria Porrini. Ma quantomeno ci aspettavamo che questa possibilità dell’assessorato esterno prendesse in considerazione anche e soprattutto il risultato ottenuto dai singoli candidati".

"Sorgono quindi spontanee domande come che tipo di amministrazione vogliamo creare nei prossimi cinque anni? perché non si tiene in considerazione il sistema meritocratico come peraltro già stato fatto dallo stesso Sindaco nelle precedenti elezioni del 2011 e 2016? - conclude la consigliere eletta - Inutile ribadire il concetto che non ci si può prestare a proposte come la creazione di posizioni da vecchia politica o importanti e strategiche deleghe gestite al di fuori dell’organo preposto della Giunta. Ma questo per il semplice rispetto che un rappresentante delle istituzioni deve avere nei confronti dell’assetto istituzionale nel quale viviamo, che mette la Giunta come organo di governo e il Consiglio come organo anche di controllo dell’operato della Giunta. Si rende quantomeno opportuno se non necessario prendere una decisione con solerzia; il Sindaco decida perché Borgio Verezzi ha bisogno di una leadership chiara e forte per fare fronte alle grandi sfide che ha davanti".

Redazione

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