“Siamo alla vigilia di un quinquennio che rappresenta un’occasione da non sprecare e per questo ritrovarci con tutti gli attori di sistema è importante. Io ricordo sempre che le opere che vanno ad insistere nel quadrante tra Ventimiglia e Sarzana non sono opere fatte solo per i cittadini della Liguria, ma sono opere di sistema che riguardano ovviamente la competitività del paese, del sistema industriale. Ci sono opere gigantesche e opere considerate minori comunque importantissime per i territori, basti pensare al Terzo Valico, alla riprogettazione della Finale-Andora per il raddoppio, alla Diga del porto di Genova. Aspettiamo notizie della Gronda, quindi ben venga questo momento di riprogrammazione, ci auguriamo ovviamente che il governo stanzi i fondi, che le agenzie governative che devono realizzare le opere lo facciano, perchè dipendono per lo più da Anas, da RFI, dai nuovi commissariamenti, quindi monitoriamo e guardiamo con grande attenzione e speriamo che sia la volta buona”.
Così il Presidente di Regione Liguria oggi al Convegno sulla coesione territoriale e Infrastrutture che si è svolto a Imperia, organizzato dal comune e alla presenza del Ministro della Coesione Territoriale Mara Carfagna, del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del vice presidente di Regione Liguria Alessandro Piana, dell’assessore alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone e dell’assessore all’Urbanistica Marco Scajola.
“Oggi più che mai è opportuno parlare anche di coesione territoriale – ha aggiunto il presidente Toti – andando oltre i binari, le strade, i parcheggi di interscambio e i porti. La coesione territoriale è qualcosa che inerisce direttamente a uno dei valori più importanti della democrazia, ovvero la pari opportunità di tutti i cittadini. Credo si debba anche iniziare ad invertire una visione della tutela dell’ambiente che per molti anni è stata associata più al non fare che al fare. E’ il fare che ci tutela e preserva l’ambiente. Non credo che stare in coda sulle nostre autostrade a bruciare benzina e gasolio sia un razionale utilizzo delle risorse della natura o un aiuto ad inquinare di meno. Credo invece che strade scorrevoli che ci consentano di arrivare da un punto all’altro siano quelle che tutelano la qualità della vita e del nostro ambiente”.