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Politica | 07 ottobre 2021, 18:25

Finale, riecco la proposta di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Anpi: "Chi ha tra i suoi valori l'antifascismo voti a favore"

Verrà votato anche il nuovo regolamento per il conferimento dell'onorificenza: "Ma è mancata la commissione ad hoc con esperti e la norma transitoria per la revisione di quelle già concesse"

Finale, riecco la proposta di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Anpi: "Chi ha tra i suoi valori l'antifascismo voti a favore"

Si preannuncia denso di dibattito il prossimo consiglio comunale di Finale, convocato in seduta straordinaria per il prossimo lunedì 11 ottobre alle 15.30.

Al centro della discussione vi sarà ancora una volta, la questione legata alla cittadinanza onoraria a Benito Mussolini di cui si tornerà a parlare dopo diversi anni riaffrontando una vecchia mozione presentata dalla capogruppo di "Per Finale" durante la precedente legislazione, Simona Simonetti, poi sospesa e ora tornata in discussione.

Un argomento che verrà trattato insieme al conferimento della stessa al Milite Ignoto e all'approvazione del Regolamento Comunale sull'assegnazione dell'onorificenza, la cui istituzione era stata promessa al tempo dal sindaco Frascherelli preceduta da una commissione "ad hoc, chiamando esperti, storici e/o altre persone che potessero dare il loro contributo".

Quest'ultima però, "nonostante i reiterati solleciti, non è mai stata istituita e, negli ultimi mesi, la nostra Sezione è stata invitata a due riunioni (in attesa della commissione ad hoc) aventi ad oggetto la discussione sulla stesura di una bozza alla quale ha lavorato con tutti i partecipanti" spiega l'Anpi finalese, che ha seguito la vicenda molto da vicino e ha sempre offerto il proprio contributo sul tema.

Questo suggerendo, tra le altre iniziative, una norma cosiddetta "transitoria" per la revisione delle cittadinanze già concesse "al fine di intendere automaticamente decaduti quei soggetti non degni perché in evidente contrasto con i principi del regolamento proposto" secondo cui questa va conferita a, ricorda sempre la sezione Anpi nella nota congiunta con tutto il direttivo provinciale, "nei confronti di persone che si siano distinte particolarmente nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, della scuola, dello sport, con iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico o in opere, imprese o per altre rilevanti motivazioni in favore del territorio e/o degli abitanti di Finale Ligure o in azioni di alto valore a vantaggio della Nazione o dell’umanità".

"Sicuramente Mussolini non rientra in queste fattispecie!" afferma l'associazione nel proprio comunicato, auspicando il voto favorevole alla revoca esortando "il sindaco, i consiglieri comunali, tutte le forze politiche ed i cittadini che hanno tra i loro valori quello dell’antifascismo di sostenere, presso l’Istituzione Comunale, le ragioni dell'Anpi".

A portare al conferimento dell'onorificenza nel 1924 negli allora tre comuni di Finalmarina, Finalborgo e Finalpia (uniti poi nel 1927) fu un'azione diretta dell'allora Prefetto sulla scorta di una campagna ad hoc orchestrata dal regime Fascista. Decisione nei confronti della quale, ricorda l'Anpi, "i cittadini finalesi per ben quattro volte (prima nei singoli tre Comuni, poi nel nuovo Comune di Finale Ligure), sprovvisti di una vera rappresentanza politica, non poterono prendere posizione. Pertanto tale onorificenza deve oggi essere revocata perché offende i valori sui quali si fonda la nostra Costituzione".

"Questa revoca, dopo il 76° anniversario della liberazione dal nazi-fascismo, è un riconoscimento, nei fatti, dell’importanza che vogliamo dare al sacrificio dei nostri Partigiani, sia quelli che sono morti per liberarci dal regime, sia quelli che ancora possono rendere testimonianza del loro operato e dell’importanza del dono che ci hanno lasciato: libertà e democrazia" aggiungono.

"Con tale atto non si vuole cancellare la memoria di quegli anni, che deve rimanere viva e vigile, ma ribadire che una cittadinanza onoraria non può essere riconosciuta a chi ha calpestato la libertà e i diritti fondamentali dell’uomo ed è stato responsabile politico, morale e storico di tante sofferenze per il popolo italiano" conclude la nota dell'associazione.

Mattia Pastorino

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