"Basta con la politica urlata o fatta solo di slogan. Ha messo in piedi un progetto civico di città, lavorando da tanto tempo, ha unito tutto il centrosinistra e sono convinta che farà un ottimo risultato e che sarà un bravissimo sindaco per Savona".
La senatrice del Partito Democratico Roberta Pinotti questa sera è stata in visita a Savona in appoggio al candidato sindaco Marco Russo e alla presenza del deputato Franco Vazio e del consigliere regionale Roberto Arboscello si è soffermato sul progetto per la città dell'avvocato savonese.
"Penso che dopo l'esperienza del Covid e con la possibilità di far ripartire questo paese con le ingenti risorse in arrivo dall'Europa, credo che persone come Marco Russo che hanno un grande amore per la loro città, una passione che diventa determinazione responsabile ed educata, sia quello di cui si ha bisogno" ha proseguito.
Non sono mancate anche stoccate al centrodestra che in questi ultime settimane ha fatto registrare qualche sua frizione all'interno.
"Queste fratture si vedono anche a Savona, dove ci sono di fatto tre candidati che vengono in qualche modo da quel mondo, ma soprattutto non c'è stata chiarezza da parte del centrodestra sul perché hanno chiuso l'esperienza con l'amministrazione precedente con il sindaco Caprioglio e cosa rappresenta il nuovo che ora propongono. C'è un grande nervosismo nelle forze del centrodestra come è avvenuto oggi a Milano tra Lega e Fratelli d'Italia, qualcosa vorrà dire" ha continuato la senatrice ligure.
L'alleanza a Savona tra il centrosinistra e il M5S non è andata in porto per via delle passate frizioni tra i due partiti e anche in vista di un possibile ballottaggio i pentastellati non dovrebbero fornire il loro appoggio.
"In Italia a macchia di leopardo ci sono state realtà dove con il M5S si è fatta un'unità politica come ad esempio le candidature a Napoli e Bologna, in altre situazioni le cose non erano mature, comunque i dissidi e le divisioni locali non avevano consentito di lavorare insieme - ha precisato l'ex Ministro della Difesa dal 2014 al 2018 - L'esperienza però fatta nazionalmente nel governo in cui Pd e Cinque Stelle erano alleati, sta facendo maturare un progetto che su molti punti può trovare delle unità. Non si è mai parlato alleanze strategiche anche perché ci sono progetti che ci vedono dalla stessa parte come l'emergenza sociale e lo sviluppo sostenibile e credo che si possa lavorare sui punti che ci uniscono invece che sottolineare quelli che ci dividono".