"Contrordine compagni, revochiamo! Con stupefacente puntualità l’amministrazione Frascherelli rispolvera il celeberrimo #ciavevamogiàpensato per mascherare un’ordinanza comunale assurda e sgangherata, palesemente frutto del suo narcisismo politico".
Contrari fin dal momento della sua emanazione all'ordinanza sindacale che imponeva dall'1 ottobre a tutti i cittadini, amministratori, visitatori o lavoratori di essere muniti di "Green Pass" per accedere alle sedi comunali, il gruppo di minoranza "Le Persone al Centro" interviene sulla questione sospensiva del Tar e si può dire contemporanea revoca della misura.
"Inutile, coercitiva e kafkiana l’ordinanza avrebbe solo peggiorato il quotidiano dei cittadini, proibendo perfino ai bambini di giocare a tennis all’aperto - si legge nella nota - La verità è che tale provvedimento crolla sotto i colpi di un gruppo di cittadini che ha portato al TAR la questione, ricavandone una sospensione cautelare per 'eccesso di potere'".
"L’ordinanza - aggiungono - crolla anche sotto i colpi delle minoranze più attente ai diritti civili, consiliari ed extra-consiliari, che da subito ne avevano denunciato l’illegittimità smascherandone le lacune sul piano del diritto e dell’applicazione pratica. In un periodo già complicato cosa succederebbe se tutti i sindaci degli ottomila comuni italiani varassero un loro esclusivo provvedimento? Sulle libertà civili non può che essere la legge a determinare limiti e restrizioni e Finale Ligure non deve diventare la contea di Nottingham".
"Capiamo che Frascherelli e Guzzi volessero regalarsi una passerella politica tutta per loro ma ci auguriamo sia l’ultima volta che lo facciano scavalcando i diritti individuali di ogni cittadino. In certe situazioni è importante che ognuno faccia il suo, senza calcolo e manie di protagonismo" proseguono dall'opposizione.
"Dalla foresta di Sherwood è partito un segnale chiaro, se ne facciano una ragione il principe Giovanni Senzaterra ed il fido Sir Biss" concludono.