Di Gattini Simone, candidato consigliere comunale per Fratelli d’Italia, abbiamo conosciuto la sensibilità a valorizzare l’identità “per quartieri” di Savona, oggi conosciamo molto legata alla precedente, anche quella per la tutela della socialità in aiuto alle categorie fragili, nonché una riflessione cara al partito di Giorgia Meloni di rivolgere, modernamente, le attenzioni verso una sanità pubblica e di qualità.
“L’emergenza sanitaria nazionale ha messo a nudo diverse fragilità di sistema, allo stesso tempo si è saputo reagire anche attraverso una serie di decreti ministeriali che hanno assegnato specifiche risorse per fare fronte ai bisogni ed alle esigenze della quotidianità, soprattutto in quelle fasce della popolazione con maggiori fragilità. A Savona con lo sforzo anche della solidarietà del volontariato diffuso, laico e religioso, tantissime famiglie vicine alla soglia della povertà o improvvisamente piombate in difficoltà economiche contingenti dovute alla sospensione o perdita del lavoro hanno beneficiato degli aiuti alimentari e dei contributi per gli affitti abitativi” commenta Gattini.
“Il problema arriverà per il nostro comune quando le risorse messe a disposizione dai ministeri cesseranno di arrivare, sarà allora che il comune di Savona dovrà tenere conto nella sua programmazione economica di questo fattore”.
“Sarà dovere dell’amministrazione comunale affrontare, quartiere per quartiere, la sfida sociale di costruire le condizioni per non lasciare nessun nostro concittadino indietro rispetto agli altri, un’azione diffusa a favore di tutte le fragilità da coordinare con il volontariato e il sistema sanitario regionale dell’Asl. Un operazione che dovrà essere gestita secondo criteri di equità, stando particolarmente attenti a non produrre solo assistenzialismo infruttifero, ma creando opportunità di meritato recupero e reinserimento sociale e professionale”.
“Avvicinerei ai servizi sociali sul territorio anche quelli sanitari ed ospedalieri, questa è notoriamente una materia di competenza della Regione Liguria, ma il nostro Comune dovrà necessariamente essere presente nei tavoli di lavoro programmatori, la parte pubblica della sanità è un diritto ma anche una prerogativa di un servizio che non deve per forza di cose essere “privatizzato”. La sanità pubblica e di qualità è perseguibile come obiettivo sia a livello periferico che nazionale”.