"Sapete cosa mi lascia sbigottito di queste elezioni? Che ci possa essere qualcuno che ancora, non avendo chiara la situazione, possa pensare di affidare la nostra città a quel minestrone di partiti che 5 anni fa ha lasciato Savona in un vero e proprio mare di guai con oltre 100M di debiti". Così Francesco Versace, candidato sindaco di Savona Popolare.
"Perché chiunque con due dita di fronte che si fermi a ragionare un secondo, si accorge perfettamente che dietro il nome di Russo (sulla cui persona non mi permetterei mai di esprimere giudizi dato che non lo conosco a fondo) ci sono in realtà quei soggetti politici che hanno portato Savona sul lastrico, abbandonandola, e che oggi pensano di riprendersela dopo che l’abbiamo aiutata a rialzarsi recuperando oltre metà del suo debito e che in cambio vorranno che si amministri come hanno sempre fatto: pensando a tutto meno che al bene della città - prosegue Versace - E le 80 slide di presentazione del programma elettorale, sono un chiaro esempio del tentativo di confondere gli elettori distogliendo l’attenzione dal 'chi' per dirigerlo su quel 'cosa' (che risulta poi essere ciò che in America chiamano 'bullshit') che però non hanno saputo applicare quando hanno governato la città e che ancora meno saprebbero fare oggi con i troppi galli che cantano in quel pollaio".
"Savona ha bisogno di gente libera, senza lacci e laccetti che possa muoversi in autonomia per il bene della città accettando a volte di dover pestare i piedi o dar fastidio al politico di turno. Qui serve gente che ha a cuore Savona, i savonesi e le savonesi. Rimettersi nelle mani di chi ha affondato Savona significa ricominciare da capo, rimettersi nei guai, rifar sprofondare Savona nel degrado e mandare in fumo 5 anni di sacrifici vedendo allontanarsi sempre di più la fine del periodo di austerità (che ormai è a soli tre anni da qui)".
"Del resto voi dareste il destino della vostra salute in mano a medici che vi hanno dato la terapia sbagliata in passato rischiando di farvi morire? No, vero? Ecco allora pensateci bene prima di riconsegnare Savona a quei partiti che l’hanno ferita, umiliata e abbandonata in uno stato di degrado mai raggiunto nella sua storia. Savona ha bisogno di soluzioni non di altri problemi. E insieme ce la faremo. Sì, possiamo!" conclude infine il candidato sindaco alle prossime comunali savonesi.