Circa 20mila metri cubi di materiale sabbioso, con una granulometria non proprio fine ma utile al fine, ovvero quello di evitare l'erosione eccessiva del litorale in seguito a mareggiate, sono stati sversati nei giorni scorsi sulle spiagge di Varigotti.
Si tratta dell'ultima porzione di quell'intervento di ripascimento avviato già la scorsa primavera e sospeso con l'avvento della stagione estiva, messo in campo grazie ai 2 milioni e mezzo di euro di fondi (per l'intero quadro economico con spese tecniche, Iva e quant'altro) per l'intero provenienti dal Dipartimento di Protezione Civile che ha permesso di posizionare un totale di circa 45mila metri cubi di materiale.
Entro il 31 ottobre il cantiere dovrà essere chiuso come impone il decreto di assegnazione, ma l'intenzione è riuscire a mettere in sicurezza la costa specialmente in vista delle mareggiate autunnali e invernali.
Intanto i primi frutti sembrano già essere stati raccolti: "E' un intervento molto importante per la difesa dell'arenile che ha già avuto un primo ottimo riscontro nell'estate appena conclusa perché con le, seppur poche, mareggiate avvenute i tecnici hanno potuto verificare le ottime caratteristiche del materiale con soddisfazione del mondo balneare" spiega il vice sindaco con delega al demanio, Andrea Guzzi.
Il prossimo passaggio sarà poi quello della cosiddetta "scogliera sommersa" per cui, si attende di avviare il cantiere, per il quale l'iter autorizzativo è già partito: l'intento è quello di alzare il fondale senza alcun impatto visivo, smorzando la forza dei marosi già al largo facendo sì che non si infrangano con eccessiva forza sull'abitato. Mentre avrebbe un impatto non eccessivo, ma addirittura positivo, sull'habitat marino della zona.