Anche questa settimana torno a parlare di animali. Dopo lo scorso articolo della rubrica #ILBELLOCISALVERÀ in cui ho raccontato delle tartarughe Caretta Caretta nate inaspettatamente a Finale Ligure (leggi qui), questa volta vi racconto di un gatto molto speciale: il primo gatto bionico in Italia.
Ma facciamo un passo indietro. Come ho conosciuto Vito?
In realtà non ho mai visto dal vivo questo meraviglioso gattone rosso che vive a Milano, ma ho conosciuto la scrittrice Claudia Fachinetti, che racconta la sua storia nel libro “Vito, il gatto bionico”, edito da Battello a Vapore, e seguo la pagina Facebook “Vituzzo Superstar”. Ancora un piccolo passetto indietro: come ho conosciuto Claudia Fachinetti? La intervisterò in Piazza dei Leoni sabato 25 settembre alle 11 nell’ambito degli incontri letterari organizzati per l’evento “Albenga Racconta – Storie animate all’ombra delle torri”, dal 24 al 26 settembre nelle piazze del centro storico (leggi qui la notizia).
Fatte queste premesse, Vito viene raccontato nel libro dalla penna sensibile dell’autrice e dalla voce di una bimba, Amelie, grande amica del gatto.
Si tratta di una lettura dedicata ai bambini che racconta appunto la storia vera di un gatto bionico dalla personalità molto vivace, tanto che è considerato il “Boss del quartiere”. Un gatto che, come vuole la leggenda, ha tante vite e che ha rischiato in modo importante la sua. In seguito a un incidente infatti, Vito avrebbe potuto non esserci più, ma grazie a un veterinario ortopedico lungimirante, il felino ora gode di ottima salute ed è rimasto giocherellone e avventuroso come prima.
Claudia ci racconterà nel dettaglio la storia di Vito, che è ricca di aneddoti simpatici e sfumature sociali molto attuali: come spesso accade infatti, gli animali sono un esempio, hanno tanto da insegnare.
Una storia positiva, che parla di coraggio, di amore per gli animali, di disabilità e inclusività che, sono certa, incanterà i bambini, ma anche gli adulti. Perché l’amore, qualsiasi forma, non ha età e non fa differenze.
A proposito di animali bionici, Vito non è l’unico animale che per vivere ha avuto bisogno di un arto o di una parte del corpo artificiale. Ce ne sono altri in tutto il mondo, soprattutto cani, ma non solo. Ad esempio, Claudia nel libro cita Alex, che è una testuggine che, a causa di un incidente, è stato dotato di ruote al posto degli altri anteriori danneggiati, così è tornato a muoversi. Oppure Writer, un delfino che ha perso la coda a causa di una trappola per granchi e, grazie a un ingegnere biomedico che ha costruito per lei una nuova coda in silicone e plastica, è tornata a nuotare. Oggi è così famosa che su di lei hanno girato due film! E non è finita: sono stati salvati animali con nuovi becchi, zoccoli, zampe per rane, per elefanti e per cani.
Brevissima nota su Claudia Facchinetti: è giornalista e addetta stampa per l’editoria e per associazioni ed eventi animalisti. Celebre il suo libro “Ninna, il piccolo riccio con un grande cuore”, scritto con Massimo Vacchetta e pubblicato dal Battello a Vapore.
Ma non posso raccontare di più e invito ad assistere alla presentazione di sabato 25 alle 11 in piazza dei Leoni alle 11: sarà un appuntamento interessante, divertente e colmo di positività.
#ILBELLOCISALVERÀ