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Attualità | 15 settembre 2021, 11:53

Savona, protesta sotto la Provincia del personale scolastico contro il Green Pass: "Ha delle contraddizioni e discrimina alcuni lavoratori" (FOTO e VIDEO)

Una sessantina hanno aderito allo sciopero indetto da Anief e Cub. A pagarne le conseguenze i bimbi della scuola Callandrone che non ha potuto aprire: “Ci scusiamo ma abbiamo rispettato le leggi che già limitano il diritto allo sciopero”

Savona, protesta sotto la Provincia del personale scolastico contro il Green Pass: "Ha delle contraddizioni e discrimina alcuni lavoratori" (FOTO e VIDEO)

“La scuola unisce il Green Pass divide”. “La Costituzione è l’unica carta a cui ubbidisco”. “La scuola dell’inclusione è contro ogni forma di discriminazione”.

Questi alcuni dei slogan presenti sui cartelli esposti questa mattina in via Sormano sotto la sede della provincia di Savona da parte di una sessantina di operatori scolastici (erano presenti alcuni operatori sanitari) che hanno aderito allo sciopero indetto da Anief al quale ha aderito con il presidio anche il Cub Scuola, i quali hanno protestato il primo giorno di scuola contro l’obbligo del green pass.

“Cub Savona non si schiera pro o contro le vaccinazioni e neppure contro ogni forma di contenimento. Si schiera unitaria al fianco di lavoratori e studenti contro ogni forma di ricatto e discriminazione - dicono -sosteniamo infatti la campagna internazionale "No profits on pandemics" per la liberazione dei brevetti dal controllo delle multinazionali: la salute dei popoli non deve essere oggetto di speculazione o profìtto. Perché la vaccinazione è un diritto e un dovere”.

“II Green Pass, falsamente proposto come strumento di contenimento e controllo pandemico, presenta molte contraddizioni: in primis il suo utilizzo settoriale, con l'obiettivo evidente di discriminare alcune categorie di lavoratori, di dividere e far confliggere gli stessi e di limitare ulteriormente l'accesso ai servizi essenziali - proseguono dal Cub - Obiettivo primario, quello di forzare l'adesione alla campagna vaccinale attraverso il ricatto (dalle sanzioni pecuniarie financo alla sospensione senza retribuzione per quei lavoratori che decidono di non vaccinarsi o di non sottoporsi a tamponi continui, invasivi e costosi), facendo passare per assodata l'assoluta efficacia del vaccino e che esso sia l'unica soluzione alla gestione della pandemia invece l’istituto Superiore di Sanità afferma senza fraintendimenti che la vaccinazione Anti-Covid non offre la certezza di essere sicura per chi vi si sottopone, non fornisce garanzia di immunità e quindi di non essere possibili veicoli di contagio”.

“Ma soprattutto queste modalità di utilizzo violano i principi costituzionali di universalità e di libero accesso ai servizi essenziali, di cui la scuola fa parte, limitando ulteriormente gli spazi e la funzione educativa e di approfondimento (che qualificano il sistema scolastico nazionale), impedendo un dibattito serio e profondo sull'emergenza e sulle soluzioni da adottare” conclude la confederazione unitaria di base.

Decisione questa, che ha portato alla chiusura della scuola elementare Callandrone e dell’infanzia Guala di piazzale Moroni a causa dell’assenza di tutti i collaboratori scolastici. Presenti invece gli insegnanti che però non hanno potuto far entrare i bambini.

“A noi dispiace dover ricorrere a queste misure, ma in un paese privo di opposizione perché in realtà tutti i partiti finiscono con il condividere queste misure discriminatorie e punitive, non rimane altra modalità. Speriamo di non dover ricorrerci nuovamente, comunque ci sono già leggi che limitano il diritto di sciopero e noi le abbiamo rispettate tutte” ha dichiarato Maurizio Loschi, Cub.

Luciano Parodi

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