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Attualità | 04 settembre 2021, 16:09

Funivie, Pasa (Cgil): "Evitare la liquidazione dell'azienda. Priorità tutelare i lavoratori"

"Responsabilità condivise da tutta la politica. Ministeri latitanti, imprese che decidono di disinvestire e una desertificazione progettuale delle istituzioni mai vista prima d'ora"

Funivie, Pasa (Cgil): "Evitare la liquidazione dell'azienda. Priorità tutelare i lavoratori"

Evitare le tanto temute lettere di licenziamento per i dipendenti di Funivie pensando a un futuro nell'immediato, senza procrastinare.

E' questo l'obbiettivo che fissa il segretario provinciale della Cgil, Andrea Pasa, già dal prossimo incontro che giovedì 9 settembre vedrà i sindacati faccia a faccia, presso la sede della Provincia di Savona, con Regione Liguria, Comuni di Cairo Montenotte e Savona, e Confindustria.

"Ad oggi non c'è nessuna lettera di licenziamento - sottolinea Pasa - Per evitare che ciò accada a partire dal primo di ottobre, come dichiarato dall'impresa nell'incontro di ieri, la politica ha la responsabilità di cercare ogni soluzione per dare continuità all'infrastruttura e soprattutto un futuro ai lavoratori interessati. Oggi e non domani".

"Dopo oltre due anni (era giugno 2019) che il sindacato savonese, in completa solitudine, insieme ai lavoratori denunciano una situazione gestionale profondamente sbagliata, nel silenzio più totale delle amministrazioni locali, istituzioni regionali e soprattutto dei ministeri interessati, oggi mezzo stampa tutta la politica sembra interessarsi al futuro dell'infrastruttura delle Funivie e dei lavoratori che ci lavorano" prosegue Pasa.

"Bene. Finalmente si sono accorti che il problema esiste davvero. Non è mai troppo tardi - commenta il numero uno della Cgil savonese - Ora è necessario che la politica faccia ciò che chiediamo da oltre 27 mesi: prorogare gli ammortizzatori sociali che scadono a novembre, convocare il commissario alla ricostruzione nominato nel mese di luglio e nominare quello per la gestione e concessione futura, ma anche pretendere un incontro col Mit che da oltre sei mesi è latitante, in barba alle tante richieste arrivate da Prefetto, Regione Liguria, Provincia, Comuni e organizzazioni sindacali".

La priorità però stando così le cose è la creazione di un sistema industriale: "E' necessario mettere in pratica il progetto più complessivo delle rinfuse, pienamente sostenibile sia economicamente che ambientalmente, costruito dal sindacato e da alcuni operatori portuali: un sistema integrato che va dallo sbarco in porto al trasporto utilizzando le funivie, ripristinate e maggiormente automatizzate, la ferrovia, utilizzando le linee già esistenti e poco utilizzate,  evitando il trasporto su gomma che in questi anni ha causato incidenti e ha reso ancora più fragile il tratto di strada tra Savona e Altare via Cadibona, e infine lo  stoccaggio delle rinfuse nei parchi di oltre 120 mila mq di Bragno".

"Inoltre da immediato, senza perdere tempo - sprona il sindacalista - c'è da richiamare all'ordine e alla responsabilità l'azienda, vera responsabile di questa situazione, evitando di mettere in liquidazione la Società e quindi in mezzo alla strada oltre 70 famiglie. Iniziando a recuperare i crediti che Funivie vanta nei confronti di Italiana Coke".

Perché, secondo Pasa, "dalla risoluzione o meno di questa vicenda passa la credibilità della politica locale, regionale e soprattutto dei rappresentanti del territorio eletti in Parlamento".

Redazione

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