Attualità - 04 settembre 2021, 09:00

Quiliano, revocata dal consiglio comunale la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini

L'atto era stato formalizzato nel maggio del 1924, dopo alcune ricerche l'Anpi e la minoranza di Quiliano Domani si erano opposti strenuamente

Via libera alla revoca della cittadinanza onoraria a Bettini Mussolini che era stata conferita dal consiglio comunale di Quiliano lo scorso 18 maggio 1924.

Questa la decisione del parlamentino quilianese lo scorso 31 agosto dopo la richiesta del gruppo consiliare di minoranza "Quiliano Domani".

"In questo particolare momento storico, dove emergono in modo prepotente intolleranze di ogni tipo, abbiamo ritenuto fosse importante prendere una forte posizione di principio su una serie di questioni che vedono avanzare elementi dai quali emergono sempre di più mentalità fatte di stereotipi i quali rappresentano storicamente il terreno fertile per la nascita di pensieri non democratici" avevano spiegato dalla minoranza.. Il consiglio comunale di Quiliano recentemente aveva approvato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto e sempre all’unanimità l’approvazione della candidatura per l’ottenimento dell’onorificenza della medaglia al valore militare per la resistenza contro il fascismo.

"Abbiamo ritenuto che, a chiusura del cerchio, fosse importante chiedere al Consiglio Comunale di Quiliano di revocare la “Cittadinanza Onoraria” al cittadino di Quiliano Benito Mussolini - aveva proseguito dalla minoranza - Coerentemente con la delicatezza dell’argomento l’Amministrazione Comunale di Quiliano, il Sindaco e il Segretario comunale Achille Maccapani, hanno esaminato la correttezza amministrativa degli atti del 1924 ed hanno verificato che ad oggi non vi fossero già state delibere di revoca. Dopo questo importante lavoro di verifica per il quale ringraziamo il dottor Maccapani ed i suoi collaboratori e quanti hanno lavorato tenacemente sull’argomento, finalmente la mozione approderà in discussione per la votazione nel prossimo consiglio comunale di Quiliano che si terrà presumibilmente in agosto".

"L'eredità di un atto assunto in un periodo buio per la nostra comunità, divenuto di conoscenza pubblica dopo tanti anni, non può restare ancora una macchia nera nella storia democratica di Quiliano - hanno scritto dalla sezione di Valleggia dell'Anpi - La deliberazione del 18 maggio 1924 assunta dal Consiglio comunale "in seduta festante" dove erano rappresentate solo le forze fasciste, in quanto in precedenza i partiti antifascisti erano stati espulsi ed esclusi con la violenza squadristica dal Consiglio stesso, deve essere revocata. La scelta di proclamare "con atto solenne Benito Mussolini, salvatore della Patria, cittadino onorario del Comune di Quiliano" riteniamo che da un salto nel passato si passi al dovere morale e politico di oggi, rendere nulla con altro "atto solenne" e con inequivocabile e irreversibile provvedimento la deliberazione precedente. Siamo certi che nel rispetto degli ideali, delle radici nella Costituzione repubblicana e della tradizione antifascista da sempre manifestata, i componenti di tutto il Consiglio comunale, sapranno operare per superare un evento triste per la Storia del nostro Paese".

"Esprimo il mio assenso e condivisione sull’approvazione di questo formale atto amministrativo, per fortuna superato o dimenticato dai fatti concreti che si sono sviluppati e continuano a essere sviluppati nella nostra comunità" ha concluso il sindaco Nicola Isetta prima delle votazioni per la revoca.