"Dobbiamo vivere in una città che faccia cultura sennò non ha senso se non ci sono proposte che valorizzino il cinema, il teatro, la musica. Ci vuole un’identità per Savona per avere sviluppo anche economico".
Così Carlo Aonzo ha dato il via alla undicesima puntata della rubrica di Savonanews che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona. "Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?".
Questa la domanda che poniamo ai nostri ospiti e questa domenica abbiamo fatto una chiacchierata con il mandolinista italiano di fama internazionale nato e cresciuto proprio nel comune capoluogo. Con lui non si può non mettere al centro della discussione il mondo della musica che tanti problemi, come altri settori, ha avuto in questi ultimi due anni a causa della pandemia.
"Se guardiamo ai modelli francesi in una cittadella come quella del Priamar farebbero arrivare un festival internazionale con una molteplicità di temi e realtà musicali diverse tra di loro - ha spiegato il musicista, concentrando l'attenzione proprio sulla Fortezza savonese come già aveva fatto, il gallerista Alessandro Signori la settimana scorsa - E' un contenitore che abbiamo solo noi e che può attrarre un turismo culturale, ha un appeal senza precedenti, va sfruttato".
Il complesso monumentale del San Giacomo è un'altra realtà importante savonese che va rilanciata e dopo aver ottenuto 8mila euro dalla Fondazione De Mari per la creazione di un'area verde e 315mila euro invece stanziati dal comune per la messa in sicurezza della chiesa che attualmente si trova in una condizione critica, sono stati mossi i primi passi per il recupero. 3 milioni e 500mila euro invece potrebbero arrivare al complesso in caso di vittoria del bando rigenerazione urbana e opere pubbliche che potrebbero essere utilizzati per la ristrutturazione completa.
"Il San Giacomo è un'eccellenza incredibile che va valorizzata, per fare un esempio dell'importanza, Giuseppe Verdi nel 1882 era venuto a far visita alle spoglie di Gabriello Chiabrera - ha continuato Aonzo, socio onorario degli Amici del San Giacomo - anche in questo luogo si potrebbero fare concerti, convegni, presentazione libri, Savona ne ha bisogno".
"La città non si sente parte di una comunità virtuosa, si è perso quasi totalmente l’intrattenimento, bisognerebbe incentivare gli imprenditori, alimentare il commercio e poi pensare a delle iniziative che creino un'identità di Savona in diversi settori per farle diventare un fiore all'occhiello - prosegue il mandolinista savonese - pensiamo a Spoleto e cosa è diventata grazie al suo Festival, le risorse vanno cercate".
Infine un appello al prossimo futuro primo cittadino:
"Ci vuole una maggiore attenzione al decoro e alla pulizia e all’aspetto culturale della città, che darebbe un ritorno alla città nel medio e lungo periodo".
Le persone che valgono disegnano Savona. Questo è lo slogan che abbiamo deciso di utilizzare in questa rubrica che ci accompagnerà nelle prossime settimane nella lunga cavalcata alle elezioni comunali di ottobre a Savona.
Nessun esponente politico ma figure di spicco che hanno fatto e stanno facendo tanto per la città della Torretta, da personaggi sportivi a rappresentanti della cultura e dell'associazionismo, passando per persone che Savona l'hanno vissuta da sempre.
Allora a chi meglio di loro possiamo rivolgere la frase che sarà sempre al centro di queste chiacchierate: "Cosa vorreste dal nuovo sindaco di Savona?".