Attualità - 17 agosto 2021, 16:47

Parzialmente risolta la crisi idrica nel dianese: Rivieracqua chiede ordinanze per limitare l'uso dell'acqua

L'azienda chiede ai sindaci dei Comuni tra i quali Andora di intervenire per vietare l'uso del prezioso liquido per usi non strettamente necessari

Pur continuando a registrare consumi elevatissimi di acqua, conseguenti sia alle elevate temperature estive che all'importante afflusso turistico, la situazione generale di approvvigionamento di acqua nel comprensorio dianese è migliorata nelle ultime 24 ore. La conferma arriva da Rivieracqua, che ha fatto il punto della situazione della crisi idrica che sta interessando i comuni di Cervo, Villa Faraldi e Diano Arentino ma anche i territori della Valle Merula (Andora, Testico e Stellanello).

La parziale soluzione dei problemi è stata raggiunta, da una parte facendo ricorso al servizio di trasporto alternativo di acqua con le autobotti (attualmente sono in funzione quattro autocisterne tra cui: quella di Rivieracqua, di un suo fornitore, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile attivate direttamente dai Comuni di Cervo, Andora e Testico).

Sono costantemente eseguite, a cura dei tecnici di Rivieracqua, manovre puntuali sulla rete, finalizzate a ricercare un equilibrio del sistema con lo scopo di sopperire alla criticità legata alla precarietà della condotta adduttrice del Roya. Le attività, effettuate anche nelle ore notturne, consentono di bilanciare le richieste di acqua nei vari territori distribuendo i carichi sui vari serbatoi di accumulo e sistemi di sollevamento. Rivieracqua continuerà, come sempre, ad effettuare un'azione persistente di monitoraggio di tutti gli impianti per garantire la regolarità del servizio sia in termini di qualità che di quantità di acqua fornita alle utenze.

La situazione fa emergere ancora una volta l'assoluta urgenza con cui avviare gli interventi, già progettati ed in fase di finanziamento, inerenti la realizzazione del raddoppio dell'acquedotto del Roya in modo tale da poter risolvere, entro la stagione estiva del 2022, buona parte delle criticità oggi esistenti ed evitare così il ripetersi della grave crisi idrica attualmente in atto e che, ormai, perdura da troppi anni.

“La criticità della situazione – evidenzia l’azienda - impone che le Amministrazioni locali adottino ordinanze che regolino e limitino l'utilizzo di acqua per usi non strettamente necessari (ovvero solo per scopi potabile ed igienico sanitario)”.

Redazione