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Attualità | 06 agosto 2021, 07:30

Celle, cinghiali troppo vicini al centro e alle abitazioni: il sindaco firma un'ordinanza di divieto agli abitanti di fornirgli alimenti e scarti alimentari

Gli abitanti dovranno tenere puliti e sgomberi i propri terreni dalla vegetazione. A maggio un comitato cellese aveva scritto al comune e alla Regione illustrando la problematica

Celle, cinghiali troppo vicini al centro e alle abitazioni: il sindaco firma un'ordinanza di divieto agli abitanti di fornirgli alimenti e scarti alimentari

Divieto a chiunque di fornire alimenti e scarti alimentari agli animali selvatici e soprattutto i cinghiali. Il sindaco di Celle Caterina Mordeglia ha firmato un'ordinanza visto che gli ungulati sempre più frequentemente si avvicinano ai centri abitati e alle zone residenziali costituendo una fonte di pericolo non solo per la sicurezza della circolazione ma anche per la stessa incolumità delle persone.

Tutti gli abitanti e proprietari di terreni prospicienti le strade comunali cellesi inoltre sono tenuti a mantenere puliti e sgomberi i terreni stessi dalla vegetazione con lo scopo di prevenire la creazione di condizioni ecologiche favorevoli alla penetrazione e all'ambientamento dei cinghiali.

Sono stati anche incaricati gli agenti del Nucleo di Vigilanza Venatoria Faunistica e Ambientale Regionale, oltre agli altri soggetti che, vista la normativa in vigore, possano essere coinvolti, di rimuovere gli esemplari che frequentano le aree in ricerca di cibo, con i metodi ritenuti di volta in volta più efficaci in relazione alle circostanze, con lo scopo prioritario di garantire l'incolumità delle persone, compresa quella degli stessi addetti alle operazioni.

La polizia locale dovrà supportare e coadiuvare gli agenti e se necessario, circoscrivere le aree determinate per lo svolgimento delle operazioni di rimozione, che dovranno essere temporaneamente interdette al transito di persone estranee in accordo tra le altre forze di polizia locale e dello Stato.

Nel maggio di quest'anno, dopo un incontro avvenuto in località Ferrari lo scorso giugno 2020 e una raccolta firme partita a marzo 2021 (285 i firmatari), il "Comitato cellese per la gestione della fauna selvatica" aveva illustrato la problematica scrivendo al comune e alla Regione e per conoscenza alla Prefettura di Savona.

Luciano Parodi

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