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Attualità | 05 agosto 2021, 14:34

Bagarre sul Progetto "Safe" per i turisti, locandine negli alberghi ma Finale Salute smentisce: "Non partecipiamo"

Il centro salute finalese, con una nota inviata all'amministrazione comunale e ai responsabili del progetto di telemedicina, si defila: "Continueremo a garantire, come sempre, assistenza ai turisti"

Bagarre sul Progetto "Safe" per i turisti, locandine negli alberghi ma Finale Salute smentisce: "Non partecipiamo"

Locandine in tutte le strutture ricettive di Finale Ligure, con i loghi dei Comuni di Alassio, Loano, Pietra Ligure e della stessa Città finalese, e l'indicazione esplicita che al progetto aderiscono i centri di medicina di gruppo delle rispettive località. Ma si tratta di un'iniziativa che non ha ancora trovato realizzazione e, anzi, sta attirando polemiche crescenti, insieme ad interrogativi vigili sul perché sia stata divulgata come "cosa fatta".

Parliamo del Progetto "Safe" proposto da Alassiosalute (e già sperimentato nella Città del Muretto) ai Comuni di Finale, Pietra e Loano per organizzare un sistema di telemedicina rivolto all'utenza turistica.

Il tutto sulla scorta della piattaforma digitale di televisita "Fenix" che Alisa ha acquisito per centinaia di migliaia di euro da una ditta specializzata di Cairo Montenotte con il proposito di renderla gratuitamente disponibile alle organizzazioni mediche che ne facciano richiesta.

Il progetto di Alassiosalute, che ha incrociato l'interesse dell'Unione Provinciale Albergatori di Savona, chiede ai Comuni al quale è stato sottoposto 20 mila euro per l'uso di questa soluzione informatica, per la durata di sei mesi, più 3 mila euro al mese (a carico di ciascun ente) per l'attività sanitaria imperniata sulla workstation e per l'operatività della segreteria. L'idea è quella di fornire ai villeggianti un canale dedicato in caso di sintomatologia riferibile a possibile infezione da Covid 19.

Negli hotel finalesi è già presente una locandina che promuove il numero per un "generico" consulto di telemedicina gratuito sotto la dicitura "Liguria Safe". Nella stessa locandina compaiono gli stemmi istituzionali di Alassio Finale Ligure, Loano e Pietra Ligure, insieme all'indicazione: "Le sedi aderenti al servizio sono quelle di Alassio Salute, Finale Salute, Loano Salute e Pietra Medica".

Il presidente di Finale Salute, Pier Angelo Viale, però, smentisce nettamente: "Contrariamente a quanto emerso sia a mezzo stampa, sia attraverso locandine pubblicitarie inviate agli alberghi, sia nel consiglio comunale di Finale Ligure del 27 luglio 2021, il nostro centro non partecipa al Progetto Safe".

Un messaggio lapidario, che lascia poco spazio a repliche o ripensamenti, inviato all'amministrazione Frascherelli e ai responsabili dell'iniziativa: così il centro medico si chiama fuori dal progetto di telemedicina presentato la scorsa fine di giugno allo Yacht Club di Alassio. Un capitolo che si aggiunge alle dure polemiche innescate dall'opposizione nel parlamentino finalese. 

A sollevare la legittimità della spesa durante lo scorso consiglio era stata la consigliere Tiziana Cileto, ribadendo come il software, acquistato da Alisa per 1 milione di euro, sia già a disposizione dei medici gratuitamente qualora questi ne richiedano l'uso. Ragion per cui l'esponente di "Per Finale" ha ipotizzato il reato di danno erariale nel caso di stanziamento di cifre da parte dell'Amministrazione per questo progetto "anti-Covid" destinato alla platea turistica.

"E' assurdo pagare qualcosa di cui già avrebbero potuto disporre gratuitamente i medici facendone richiesta, ma così non è stato perché mancano i supporti tecnologici, specialmente per i pazienti - commenta la stessa Cileto - Forse sarebbe bastato ascoltare prima i consiglieri, anche di minoranza, tra i quali sono presenti medici e altre professioni, non solo andarvi contro a testa bassa per partito preso". 

Ora dal centro medico finalese è arrivata la presa di posizione ufficiale e quindi "continuerà, come sempre, a garantire l'assistenza dovuta a tutti i turisti presenti a Finale Ligure" conclude la nota.

Redazione

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