Si apre uno spiraglio di speranza per i 50 atleti di pallanuoto “sfrattati” dalla piscina di Albenga.
Il sindaco Riccardo Tomatis: “Ho incontrato i rappresentanti della squadra albenganese di pallanuoto con i quali mi sono trovato a condividere quelli che sono i valori dello sport, in particolare gli insegnamenti che questo può dare a dei ragazzi adolescenti. Mi fa molto piacere che i genitori si siano rivolti a me, ciò evidenzia la fiducia la condivisione degli intenti”.
“Sono estremamente dispiaciuto per questa situazione – aggiunge il primo cittadino - e per questo, capendo comunque la prospettiva della società che gestisce la piscina, che deve tenere conto del bilancio economico, mi rendo disponibile a un incontro allargato con Idea Sport per trovare una soluzione a questo problema”.
Idea Sport, società sportiva dilettantistica che gestisce la piscina comunale di Albenga, con una lettera del 7 luglio scorso, ha comunicato agli atleti, tutti di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, la sospensione delle attività di pallanuoto “per poter ridisegnare lo schema di utilizzo degli spazi”.
“Di conseguenza – si legge nella lettera – gli atleti tesserati per il settore pallanuoto, dalla stagione 2021-2022 possono ritenersi liberi di proseguire l’attività presso altre società sportive”.
Una doccia fredda, ghiacciata, arrivata via email per i ragazzi che nel tempo si sono impegnati, credendo nei valori forti che lo sport sa insegnare.
Forte delusione e rabbia anche per i genitori, che non hanno fatto attendere una replica: “Ci chiediamo quale sia il vostro grado di sensibilità e rispetto nei confronti degli atleti, che vengono liquidati con un’email”.
“Gli esempi di società sportive che si comportano in tal senso sono molteplici, infatti i risultati di comportamenti esclusivamente speculativi sono la mancanza di continuità, incapacità dello sport come strumento sociale, mancata di creazione di eccellenze locali”, si legge nella lettera dei genitori.
I genitori si sono poi attivati per incontrare il sindaco della città, e ribadire il proprio disappunto, oltre a chiedere di verificare i termini della concessione.
“Lo sport ha una valenza sociale ed educativa imprescindibile per i nostri ragazzi. Sia la decisione che le modalità di comunicazione ci hanno spiazzati. Inoltre – fanno sapere i genitori – ora le uniche possibilità per dare continuità a questa attività sportiva per i nostri ragazzi sono recarsi a Imperia o Savona, con le difficoltà che si possono immaginare”.
“Speriamo in ciò che potrà fare il nostro sindaco di Albenga e, comunque, che lo sport non venga più sottovalutato e gli si riconosca la grande importanza che ha”, concludono i genitori.